Cultura e Spettacoli

Dal rigattiere di parole: Schiavare

E' la parola più appropriata per dire “aprire una porta o altro girando la chiave che la teneva chiusa” (Treccani), ed è l'unica che sintetizza, da sola, l'intero significato (“aprire” non basta, troppo generico)

Dal rigattiere di parole: Schiavare

Curioso questo termine d'uso rarissimo (e specialmente toscano). E' la parola più appropriata per dire “aprire una porta o altro girando la chiave che la teneva chiusa” (Treccani), ed è l'unica che sintetizza, da sola, l'intero significato (“aprire” non basta, troppo generico). Eppure, non la si usa: perchè? La risposta può essere solo intuitiva: perché del verbo da cui trae origine, Chiavare, si è impossessata “la vil plebe”, per dirla col Cardinali Borrelli, che lo ha relegato in un ambito marginale. Anche Chiavare, del resto, nel significato di chiudere a chiave, è l'unica parola singola adatta a quell'azione, “chiudere-a-chiave” appunto, che di vocaboli ne impegna normalmente tre. Pudicizia della lingua: meglio girare alla larga piuttosto che scivolare nei doppi sensi; e così il perbenismo vince sull'efficienza. Pudicizia anche di svariati vocabolari (uno è il Rigutini e Fanfani) che non prendono nemmeno in considerazione i due verbi, facendoli oggetto della propria censura.

Sia Chiavare sia il suo contrario Schiavare hanno due significati, parenti tra di loro: il primo è quello che abbiamo detto, e deriva dal latino clavis = chiave; il secondo, che ha origine invece in clavus=chiodo, indica l'azione di inchiodare, trafiggere con i chiodi, con il suo contrario schiodare, scardinare, liberare dai chiodi. La Crusca cita anche sconficcare, schiavellare. Il Pianigiani (che fa parte della famiglia dei timidi, perché non elenca né chiavare né schiavare) esamina invece “Schiavacciare, Dischiavacciare, che vale levare i chiavacci, cioè i catenacci (dove il dis- indica rimozione, distacco)”. Il Chiavaio è chi fabbrica chiavi, ma anche chi le ha in custodia. Per il Tommaseo, Schiavare è “togliere la chiavarda o il perno d'una mastiettatura, per mettere in libertà una delle parti così unite”. Chiavarda è un grosso perno di ferro avvitato, da cui il verbo chiavardare, mentre la mastiettatura è l'atto del mastiettare, ovvero “accomodare checchessia con mastietti”.

Mastietto è il diminutivo di mastio: “Strumento solido di metallo o d'altra materia per uso d'inserirsi in anello, o in altro strumento voto ad esso corrispondente” (voto ovviamente sta per vuoto).

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