Cultura e Spettacoli

Ritrovato un Leonardo perduto da 500 anni

Uno scoop giornalistico (forse) cambia la storia dell'arte: sarebbe stato infatti ritrovato un capolavoro perduto di Leonardo da Vinci che gli storici cercano da 500 anni. Sette, il magazine del Corriere delle sera, in edicola oggi, ha ritrovato in un caveau svizzero il ritratto che Leonardo da Vinci fece alla marchesa di Mantova Isabella d'Este, quadro che gli storici ormai disperavano di trovare, dubitando persino che fosse mai stato dipinto (il servizio mostra la tela, ne ricostruisce gli spostamenti nel corso degli anni, e ne garantisce l'autenticità, pubblicando anche i risultati della perizia effettuata con la prova carbonio-14, positiva al 95,4%).
L'opera è un quadro entrato nel mito, centinaia di storici dell'arte lo avevano cercato invano, temendo non fosse mai stato realizzato: nel tempo è stato oggetto di veri o presunti avvistamenti e infine è finito nel limbo dei ritratti perduti. Il dipinto è un olio su tela di 61 x 46,5 centimetri che ritrae Isabella D'Este («una certa Signura di Lumbardia di naturale, assai bella», scrive il canonico Antonio De Beatis) e rappresenta la fedele trasposizione del celebre disegno preparatorio esposto al Louvre, finora l'unico ritrovato del genio toscano. Il ritratto sarebbe stato dipinto da Leonardo nell'ultimo periodo di attività, come sostiene il professor Carlo Pedretti, specialista di Leonardo, che attesta anche la veridicità della tela. Lo studioso ha infatti scritto ai rappresentanti dei proprietari: «Nell'ottobre del 1514 Isabella D'este veniva alloggiata in Vaticano, ospite dello stesso papa e di Giuliano de' Medici, per cui è impensabile che non abbia voluto rivedere Leonardo ... Di qui l'origine di questo eccezionale dipinto nel quale non esito a riconoscere l'intervento di Leonardo particolarmente nella parte del volto».
Lo studioso riferisce: «La scoperta è clamorosa anche se il ritrovamento ha ancora poche certezze. È avvenuto quasi casualmente tra le opere della collezione privata di una famiglia italiana che vive tra il Centro Italia e la Svizzera tedesca (la cittadina di riferimento sarebbe Turgi, nel cantone Argovia). La collezione, circa 400 quadri, si trova in Svizzera almeno dall'inizio del '900».

Vedremo se l'attribuzione reggerà all'opinione di altri intenditori ed esperti.RedCult

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