Cultura e Spettacoli

Il Salone del Bene fa bene a ricordare il Male di Berto

BENE Sì, MA QUALE? Il Bene è il tema conduttore del Salone di Torino. Bene. Ma il Bene pubblico o il Bene privato? Ieri il presidente Rolando Picchioni ha chiesto al ministro Franceschini che al Salone del Libro «venga riconosciuto lo status di bene culturale immateriale al pari di un museo o un palazzo storico, con tutte le tutele, i vincoli e le valorizzazioni previsti dalla legge». Richiesta subito benedetta dal ministro e dallo stesso Piero Fassino, il quale ha elogiato il ruolo degli sponsor (privati) nell'aver valorizzato e fatto crescere il Salone negli anni. Curioso, poi, che nella cerimonia di inaugurazione l'unico incontro citato, tra le centinaia in programma, sia stato quello sui Beni culturali con Tomaso Montanari e Salvatore Settis. Due pasdaran che appena sentono parlare di «privati» nei Beni culturali mettono mano alla pistola.
DOLOROSI ACCENTI Il sindaco di Torino, Piero Fassino, ha giustamente tessuto l'elogio della propria città, straordinario motore culturale, tra grandi mostre, musei, Salone del Libro e festival del jazz. Bravissimo. Poi è scivolato sull'accento di Susanna Tàmaro. Dalla scrittrice, seduta in sala, nessuno accenno.
BENE PARLARE DEL MALE DI BERTO Tra gli incontri più anomali, e necessari, ieri, quello dedicato a Giuseppe Berto, nel centenario della nascita, con Cesare De Michelis e Antonio D'Orrico. Titolo (splendido nella sua allusione): «Cent'anni di solitudine». L'incontro, ovviamente, è passato sotto il silenzio della stampa e nella quasi indifferenza del pubblico. Ma è giusto così per uno scrittore non omologato che ha affrontato il Bene, ma soprattutto il suo opposto, il Male, non in un'ottica ideologica (che mediaticamente paga sempre di più), ma in termini morali (che però fanno sì che un autore regga di più la distanza del tempo). Del resto, Berto è uno che nel suo ultimo libro, La gloria, del 1978, dice di non farci illusioni: l'intellettuale, e l'uomo in generale, è un traditore, gli strumenti della Cultura non ci danno la Verità. Ma possiamo cercarla. Con l'aiuto dei grandi scrittori. Come Giuseppe Berto.
L'AFORISMA SUL BENE? NON È MALE La citazione più citata al Salone è «Non basta fare il Bene. Occorre anche farlo bene», aforisma imperituro di Denis Diderot. Un po' scontato - perché non basta citare un insegnamento, occorre anche metterlo in pratica - ma efficace.

A sceglierlo il Salone ha fatto bene.
LMas

Commenti