Cultura e Spettacoli

Scheiwiller, gli editori che pescavano beneIl libro

Ecco tutti i titoli pubblicati dalla "ditta" Giovanni e Vanni

Fra cronaca, storia e leggenda, gli aneddoti sugli Scheiwiller, padre (Giovanni) e figlio (Vanni), si sprecano. Fra i tanti, ci sono quelli legati alla brigata di poeti, artisti e intellighenzia varia che girava per «casa». Dopo che accanto alla storica sigla «All'Insegna del Pesce d'Oro» nacque, nel 1977, la «Libri Scheiwiller», nella nuova sede milanese di via Sacchi arrivò, in qualità di segretaria generale e ufficio stampa, una ragazza, Marina Bignotti, destinata a diventare la memoria storica di quella icnredibile avventura culturale. Ecco. È lei a ricordare alcuni irresistibili episodi di libri e di vita - le proverbiali distrazioni di Vanni, lo stralunano pittore Gianluigi Giovanola e i suoi cavallini disegnati su carta che regalava in redazione, Alda Merini che arrivava con le bollette da pagare... - raccolti nello splendido volume Giovanni e Vanni Scheiwiller curato da Laura Novati (Unicopli, pagg. 646, euro 35) che “mette in ordine”, con scrupolo, rigore e passione, il catalogo storico (dal 1925 al 1999) del “Pesce d'Oro”, che poi era il nome della trattoria dove andavano Quasimodo, Sinisgalli, Licini, Soldati, Melotti, Fontana, tutta gente di Lettere e di Arte con la quale Giovanni (1889-1965), e poi Vanni (1934-1999), a lungo si divertirono lavorando, e lavorarono divertendosi.

E fra Lettere e Arte i due Scheiwiller hanno stampato oltre tremila, famosissimi, libri-farfalla, come li chiamava Montale, libretti a tiratura limitata, elegantissimi, già oggetto da collezione; e decine di collane, e libri d'arte, e cataloghi, e libri aziendali, e libri-strenne, e monografie d'arte (da Andreotti a Funi, da Renoir a Wildt) pubblicando il meglio del meglio, italiano e straniero: Ungaretti, Saba, Pound, Luzi, Alberti, Rebora, Nobel prima del Nobel come la Szymborska... Volumi perfetti, curatissimi, impreziositi dalle opere di pittori, grafici, disegnatori... Tanto per dire, il celebre «pesciolino», nelle numerose varianti, fu disegnato da Roberto Aloi, da Jean Cocteau, da Bruno Munari... «Un'arte veramente rara», quella di fare libri così.

E così, ecco un meraviglioso libro-catalogo su una meravigliosa famiglia di editori (e grandi bibliofili, e grandi lettori) che arrivò dalla Svizzera, fondò casa a Milano, e pubblicò mezzo mondo.

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