Cultura e Spettacoli

Quanto è bella la vendetta. "I Segreti dello zerbino" mette in guardia gli ex fidanzati

Dimenticate Bar Sport ed entrate da Gino's, bar di periferia popolato da strambi individui dove Giorgia incontrerà l'uomo che fa al caso suo. Un vendicatore che le darà la gratificazione migliore della sua vita

Quanto è bella la vendetta. "I Segreti dello zerbino" mette in guardia gli ex fidanzati

La vendetta è un piatto che va servito freddo. Anzi no. Caldo, fumante e meglio se compiuta da un misterioso vendicatore sopra le righe. I segreti dello zerbino (Morellini Editore) di Cecilia Pierami e Gian Luca Rocco è la storia di una "profumata" vendetta, di quelle che in molti sognano ma che raramente trovano sfogo. Un libro scritto a quattro mani, che si sviluppa sullo sfondo di uno strampalato bar di quartiere, dove si incrociano e si ingarbugliano le storie dei diversi personaggi.

Lo stile preciso e mai banale degli autori solo all'apparenza ricorda il più famoso Bar Sport di Stefano Benni. Pagina dopo pagina il lettore si addentra in un viaggio surreale che il più delle volte strappa una risata, ma che a tratti riesce anche a far riflette. Quello che emerge, oltre alla storia fuori dal comune (vera sorpresa), è il profilo curato e dettagliato dei protagonisti della narrazione. Un misterioso vendicatore su commissione, una ragazza beffata e ingannata dagli ex e in cerca di rivalsa, un ex fidanzato traditore e l'umanità bizzarra e comica che ruota attorno al bar Gino's. Personaggi nei quali è facile riconoscersi (o riconoscere attorno a noi).

Cecilia Pierami e Gian Luca Rocco, entrambi giornalisti, coppia prima nella vita e ora anche nella scrittura, firmano la loro prima opera letteraria nata da una leggenda metropolitana (non lontana dalla realtà). Un romanzo capace di far sorridere e di dare una piacevole gratificazione personale. Perché, diciamoci la verità: chi di noi non ha mai desiderato vendicarsi di qualcuno in un modo eclatante? La protagonista, Giorgia, ricercatrice con un'avviata carriera da precaria, ci riesce.

Il suo fidanzato, Manfredi, è il classico figlio di papà con un presente da "cascainpiedi". Alla vigilia dell'agognata svolta di carriera, però, Giorgia è vittima del destino ma soprattutto di Manfredi e a lei non rimane che consolarsi a suon di intrugli alcolici al bar di quartiere. Un posto bislacco e popolato da insoliti personaggi. Dal proprietario, il burbero Gino, a sua moglie Gina "vegana col tonno", passando per una serie di strambi clienti fissi che diventano una sorta di seconda famiglia per la protagonista. Tra loro c'è uno sconosciuto vendicatore che regalerà a Giorgia la sua vendetta personale (ma non troppo).

Perché alla fine tutto diventerà un affare di famiglia e la vendetta un piacere ruvido ma inevitabile (come uno zerbino) per la collettività.

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