Giorn-di-bordo

Dall'atelier della nautica le magie in mare di Sx88

Massimo Perotti: «Per noi un anno record, unici ad aver superato il fatturato pre-crisi»

Antonio Risolo

Cap d'Antibes La terrazza sul mare di un lussuoso hotel offre uno spettacolo mozzafiato. Tra luci ed effetti speciali, si materializza una barca, altrettanto speciale. La sua sigla è SX88. Vero e proprio atelier della nautica, Sanlorenzo compie un ulteriore passo avanti nel proprio percorso a fianco di alcuni dei più autorevoli architetti e designer italiani, scegliendo Piero Lissoni per l'interior design del primo yacht della nuova linea crossover.

«L'eleganza senza tempo degli yacht Sanlorenzo, ma soprattutto il linguaggio semplice che li identifica, ha trovato in Piero Lissoni un interprete ideale. Io continuo a immaginarmi le barche, anche quelle molto grandi, come fossero dei loft, quindi spazi molto aperti con grande vivibilità e soprattutto con la possibilità di essere in contatto con quello che ti circonda», dice Massimo Perotti, presidente e amministratore delegato dello storico cantiere di Ameglia.

Il progetto firmato da Piero Lissoni per gli interni (in collaborazione con David Lopez, Stefano Castelli e Marco Gottardi), e ideato da Luca Santella, parte quindi da un'idea di base molto semplice: disegnare una barca open space, una barca «sociale» che offre un nuovo modo di vivere a bordo di questo rivoluzionario 27 metri. Le linee esterne, invece, sono firmate dal prestigioso studio Officina Italiana Design.

Lo scafo a prua alta, molto marinara, ha un profilo a scendere verso poppa che slancia tutta la massa e le conferisce un aspetto importante, da barca in grado di fronteggiare qualsiasi evenienza. La timoneria, come in un megayacht, si trova solo sul ponte superiore che dispone di un parabrezza e, se occorre, chiusa lateralmente da vetrate saliscendi. Particolare attenzione anche alla sostenibilità ambientale. Sx88, infatti, è costruito con procedure e materiali a basso impatto messi a punto da Sanlorenzo. La combinazione delle nuove tecnologie di illuminotecnica, dei sistemi di bordo a basso consumo, dell'isolamento termico ottenuto dalle speciali vetrate e dalla grande riserva di energia delle batterie al litio, consente di offrire a questo crossover dalle 4 alle 8 ore di «emissioni zero» mantenendo operative tutte le funzionalità della barca.

Nel corso dell'evento di Cap d'Antibes, Massimo Perotti ha svelato anche gli eccellenti risultati economici di Sanlorenzo.

ANNO D'ORO

«Dopo aver chiuso il 2016 con un fatturato di 314 milioni, +42% rispetto ai 220 milioni del 2015, un Ebitda di 25,4 milioni (+21% su l2015), ottenuti grazie a una crescita della produzione attestatasi su 28 yacht e 5 superyacht venduti nel 2016 oltre alla vendita di alcune unità usate - ha detto Perotti - il 2017 sta confermando le nostre previsioni con ricavi a 300 milioni. In sostanza quel più 40% dello scorso anno, dati alla mano, va sempre più consolidandosi. Senza dimenticare un eccellente portafoglio ordini - più 100 milioni rispetto a quello del 2016 - che oggi ammonta a 400 milioni. Un segno evidente della ritrovata salute del settore, oltre che di Sanlorenzo. Un settore che sta tornando alla normalità, avvicinandosi sempre di più agli anni pre-crisi. In considerazione di questo, Sanlorenzo ha deciso di investire 60 milioni di euro, 40 dei quali in nuovi cantieri - compresi gli ex San Marco della Spezia - e circa 20 destinati a otto nuovi prodotti.

Posso dire che Sanlorenzo è il primo cantiere al mondo che sta costruendo nuova capacità produttiva, ma siamo anche gli unici a regsitrare un fatturato superiore a quello del 2008. C'è un'alta conoscenza nautica in Sanlorenzo, e questo aiuta»

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