Varie

Dall'Elba alla luna grazie alla tecnica di un Montecristo

Il Moon fa parte della collezione icona del brand: è in 300 esemplari

Fabrizio Rinversi

Un fatturato stabile nell'intorno dei 20 milioni di euro, circa 1.000 punti vendita e 12 boutique in tutto il mondo. Ci sarebbe da essere soddisfatti, ma così non è per Marco Mantovani, fondatore e presidente di Locman. E allora, ecco la partnership con Ducati per la realizzazione di segnatempo dall'alto contenuto tecnologico, e, poi, la collaborazione con Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus. Idee chiare e progettualità che poggiano su solide basi, evidenziate dal Presidente: «La percezione del nostro marchio è strettamente legata alla credibilità, alla qualità tecnica, ma anche alla capacità tutta italiana di cogliere le tendenze con un design sempre all'avanguardia. Ritengo che, oggi, Locman abbia un posizionamento di livello primario nel mercato interno, molto attento al rapporto qualità-prezzo, mentre nel resto del mondo rappresenta un marchio di nicchia, ricercato proprio per la sua raffinata italianità». La collocazione in un segmento dalla forte vocazione innovativa, non ha impedito all'azienda dell'Elba di continuare a guardare alla tradizione, tanto da lanciare, quest'anno, nell'ambito della sua collezione più iconica, la Montecristo, il Moon, cronografo con fasi di luna, in serie limitata. «Sono solo 300 esemplari afferma Mantovani - dedicati ad un pubblico di intenditori appassionati. Una dimostrazione di tecnica di assoluta avanguardia, ma in armonia con un meccanismo manuale Lemania, che ha fatto la storia dell'orologeria di alto livello».

Il Presidente si riferisce al calibro manuale Lemania 1883 (risalente al 1983), evoluzione complicata della base 1873 scelta dalla NASA per accompagnare il primo segnatempo indossato dall'uomo sulla Luna. Adattato dalla Scuola Orologiera Italiana, fiore all'occhiello di Locman, da 12''' (21.600 a/h, 17 rubini, 40 ore di riserva di carica, regolazione su racchetta a vite eccentrica), prevede, in luogo della ruota a colonne, un più semplice sistema «a navette», per lo smistamento delle funzioni crono in modalità tri-compax, con piccoli secondi al 9. Il tutto visibile attraverso il fondello avvitato in titanio, integrato da cristallo zaffiro, su di una cassa in acciaio monoblocco da 41 mm, con triplice ansa ricavata dal pieno, impermeabile fino a 100 metri. Sul quadrante nero mat, spicca il contatore aggiuntivo del datario analogico ad incorniciare le fasi di luna, all'interno di un ampio rehaut con scala tachimetrica.

Il tutto a soli 2.890 euro. Conclude Mantovani: «Locman vuole produrre orologi bellissimi, con la qualità, la tecnologia, la tradizione e la semplicità dello stile italiano. Molte aziende stanno perdendo terreno dove il gusto è più evoluto.

Noi vogliamo essere leader proprio in quei mercati, che poi sono quelli dove nascono le tendenze».

Commenti