Roma

Le delizie degli arancini

Fabrizio Micheli

Non è un ristorante, ma serve pietanze che da sole fanno pranzo. È Mondo Arancina, la «catena» di rosticcerie siciliane specializzate nelle dorate «palle» di riso, versione isolana extralarge dei romanissimi supplì. Vale la pena parlarne perché Mondo Arancina lavora davvero bene: anche la pizza qui ha un sapore e un aspetto diversi, sempre giustamente alta e fragrante, segno di una attenta lievitazione della pasta e di buoni ingredienti. Il servizio è efficiente e veloce (almeno quello della sede storica di Prati, in via Marcantonio Colonna), e smista il gran numero di clienti senza mai andare in affanno. Infine i prezzi: 2,20 euro per ogni tipo di arancino, quasi due etti di riso e condimento! Unico neo, lo spazio davvero risicato, che rende frettolosa la degustazione.
Il pezzo forte è l’arancino al ragù, quello classico: ne sfornano a getto e quindi sono sempre caldi e fragranti. Perfetti la doratura e l’impasto, con il riso ben giallo di zafferano e il ragù cremoso e vagamente «dolce». In seconda battuta, il «Salina», con pomodoro, basilico e riso al burro (quindi in bianco). Da provare anche il «Messinese», con pomodoro, mozzarella e alici e il «Favignana», con pomodoro, tonno, capperi e olive. Ma ci sono anche con broccoli e salsiccia, con ricotta e spinaci e con ingredienti diversi a seconda della stagione. Non ci ha convinto invece quello ai pistacchi, per la troppa besciamella che copriva tutti i sapori. Così come il «Vulcano», alle seppie con tanto di «nero» e pomodori pachino (non sempre in lista, per fortuna), dal sapore decisamente forte.
Deludenti anche le mitiche «panelle» (frittelle di farina di ceci), prive della necessaria morbidezza e fragranza, ottenibili solo se mangiate appena uscite di padella. Ottimi invece i cannoli, anche in versione mignon.

Nella pagella niente vini, forzatamente trascurati.

Commenti