La dignità della vita arriva prima di tutto Assistenza socio-sanitaria domiciliare gratis

Il termine Eubiosia (dal greco eu/bene e bios/vita) significa «buona vita, vita in dignità». È il principio guida della Fondazione Ant Italia Onlus di Bologna, un'organizzazione nazionale non profit che si occupa di assistenza sanitaria domiciliare gratuita ai malati oncologici e di prevenzione. Grazie all'assistenza domiciliare, le persone malate possono continuare a vivere tra le proprie mura domestiche, vicine ai propri cari e senza abbandonare del tutto le proprie abitudini. Ant Italia Onlus mira a offrire ai propri assistiti un «benessere globale», un obiettivo più ampio della stretta assistenza sanitaria.
L'organizzazione della onlus di Bologna dispone di uno staff composto da oltre 400 professionisti (medici, infermieri, psicologi, nutrizionisti, fisioterapisti, farmacisti e operatori socio-sanitari) e oltre 1.800 volontari che si occupano soprattutto di logistica e raccolta fondi.
«La principale differenza tra la nostra e molte altre associazioni che operano a livelli più locali - spiega Raffaella Pannuti, presidente della Fondazione Ant Italia Onlus - sta proprio nella filosofia dell'Eubiosia. Se i tredici fondatori dell'associazione - tra i quali mio padre, l'oncologo Franco Pannuti - avessero voluto limitarsi all'assistenza domiciliare e alla prevenzione, avrebbe potuto fermarsi a Bologna. Invece, la determinazione di promuovere una filosofia più ampia, li ha spinti a operare in altre regioni, affrontando sfide di coordinamento. Ora il nostro obiettivo è a continuare a espanderci a livello nazionale e ampliarci in Europa, replicando i nostri modelli operativi già riconosciuti dall'Ue come buone prassi».
Dal 1985 a oggi Ant Italia Onlus calcola di avere assistito oltre 100mila malati in 9 regioni diverse, mentre oOgni giorno oltre 4mila persone vengono assistite e curate a domicilio.
«Il costo globale della presa in carico di ciascun assistito Ant (in media 132 giorni) nel 2013 - precisa la presidente Pannuti - è stato pari a 2.090 euro, esclusi i farmaci, che restano a carico del Servizio sanitario nazionale e il cui costo è assimilabile a quello della presa in carico. Secondo un'elaborazione Ageing Society - Osservatorio Terza Età su dati del ministero della Salute e Farmindustria - il costo medio per una giornata di degenza in ospedale è di 780 euro, comprensivo di farmaci, servizi e altro».
La presidente di Ant è una sostenitrice del concetto di welfare community, che prevede una cooperazione tra società civile e sanità pubblica, cooperazione che, per essere efficace, ha ancora davanti un percorso lungo.
«Senza questa collaborazione - conclude Raffaella Pannuti - non si va da nessuna parte. Questa partnership richiede fiducia reciproca, sostenuta anche da una crescita a livello gestionale e scientifico degli operatori non profit».


E una riprova del valore della filosofia e dell'operato di Ant è l'accettazione di suoi operatori in due gruppi di lavoro (malattie croniche e fragilità dell'anziano) dell'Unione europea.

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