Dipendente Atm insulta ragazzo entrato in metrò senza biglietto

Paola Fucilieri

Volendo mettere la vicenda sotto la lente d'ingrandimento e osservandola attentamente c'è un po' di tutto, da ambo le parti: violazione amministrativa per il mancato pagamento del biglietto e conseguente ingresso abusivo in metropolitana con reiterato comportamento illecito (il biglietto non è poi stato più pagato); quindi ingiurie, linguaggio e atteggiamenti non adeguati al «codice di comportamento che l'Azienda richiede al proprio personale», come ci ha tenuto giustamente Atm, l'Azienda trasporti milanese, a precisare ieri. Tutto questo dopo che sui social ha cominciato a rimbalzare un video (sicuramente non attualissimo: uno dei due protagonisti, il ragazzo di colore, porta un ombrello, ndr) girato su una banchina della metropolitana «Brenta» nel quale un passeggero, «armato» di smartphone, immortala qualcosa di più di un semplice diverbio tra un passeggero che non ha pagato il biglietto e un controllore dell'Atm che gliene dice di tutti i colori.

In effetti il ragazzo è entrato in metropolitana senza pagare il biglietto, scavalcando i tornelli senza badare al richiamo del controllore che l'ha seguito fin sulla banchina. Qui sono cominciati da parte dell'uomo una lunga serie d'insulti indirizzati al giovane a dire il vero non molto fantasiosi visto che l'unica parola pronunciata verso il giovane è «m....», ma che durano più di un minuto. «Sei una m.... Hai capito che sei una m.....?».

«In merito al video che circola in rete - fanno sapere da Atm - abbiamo avviato un'indagine interna, anche attraverso l'esame completo delle immagini disponibili riprese dalle telecamere di sicurezza presenti in banchina e al mezzanino, per ricostruire l'esatta dinamica dell'intera vicenda, compresa la parte precedente al diverbio poi messo in rete». Una volta raccolti tutti gli elementi, l'Azienda prenderà i provvedimenti del caso.

Sulla base delle proprie procedure interne e del rispetto dei regolamenti, ivi compreso il codice etico, e delle giustificazioni che il dipendente riterrà di formulare».

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