«Segnatevi le mie parole: una combinazione di auto e aereo arriverà. Potete ridere, ma alla fine vedrete che ho ragione». Parola di Henry Ford. E lingegner Paul Moller non ha riso affatto. Né si è limitato a prendere nota della frase del padre della motorizzazione di massa. Lingegnere di origini canadesi, professore emerito dellUniversità di Davis, in California, per quarantanni si è svegliato ogni mattina con unidea fissa in testa, una di quelle ossessioni che possono perdere una vita o renderla grande: costruire una macchina volante. Un sogno che, a dire la verità, in molti della generazione di Moller (è nato nel 1937) hanno coltivato. A forza di leggere fumetti di Flash Gordon, notizie di avvistamenti di Ufo, che negli anni 50 e 60 erano frequenti come oggi gli avvistamenti di Fabrizio Corona in discoteca, e riviste zeppe di macchine futuristiche tipo Popular science. La differenza è che alla fine Moller ce lha fatta.
Il suo primo disco volante laveva costruito nel garage di casa ed era in grado solo di levitare a un metro daltezza. Poi ha fondato unazienda che ha sfornato una serie di più o meno funzionanti prototipi di auto volanti. E ora ha alzato il velo sullM200G: un disco volante biposto. Proprio come una Smart, ma in grado di alzarsi da terra di poco più di tre metri e sfarfallare via a una velocità massima di 80 chilometri allora. Non sarà un jet supersonico, ma i creatori sono convinti che rappresenti una sorta di «fuoristrada del futuro» e possa avere unapplicazione commerciale. Il prezzo dovrebbe partire da un minimo di 90.000 dollari, tutto sommato una cifra non così distante da un Suv di quelli più lussuosi. E daccordo, lM200G non avrà i sedili in pelle, lo stereo e lattacco per liPod, ma vuoi mettere la soddisfazione di trovarsi in coda e invece di stare lì a imprecare, mettere in funzione gli otto motori Rotapower (un brevetto dellazienda) del proprio disco e levarsi in volo facendo gesti dellombrello agli ingorgati nel traffico?
Anche se, a dirla tutta, ci vorrà un bel po di tempo prima che per il disco volante si possa immaginare un uso urbano, anche se il fatto di farlo volare a una quota tanto bassa fa sì che non debba rispettare né i semafori né le rigide regole a cui sono sottoposti gli spazi aerei.
Moller sottolinea che «con il mio M200G si può sfrecciare a 80 allora sopra acqua, rocce, sabbia e ogni altro tipo di terreni che bloccherebbero qualunque altro veicolo. Penso ad esempio a qualcuno che si trova a bordo di uno yacht lontano da terra. Gli basterebbe salire a bordo del disco e volare sopra lacqua e gli scogli per arrivare alla spiaggia: lM200G può atterrare ovunque». Resta il problema di fidarsi a salire su quella specie di piatto da portata largo pochi metri che quando si alza da terra, facendo meno rumore di un elicottero, sembra un frisbee lanciato da un gigante.
La società californiana vanta 200 voli di prova già effettuati con successo. E ha tutta lintenzione di promuovere il prodotto su scala commerciale come si farebbe con qualunque nuovo modello di auto, incuranti dellincredulità che la macchina suscita in chi la vede librarsi. Su internet già in tantissimi hanno assistito allo spettacolo. Moller ha avuto lintuizione di mettere on line sul cliccatissimo sito Youtube il video di alcuni dei viaggi di prova. Lingegnere non nasconde nemmeno lispirazione estetica dellapparecchio: i Jetstones, il cartone animato di Hanna&Barbera che racconta le avventure di una famiglia Flintstone del futuro.
Giuseppe Marino
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.