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Dorotheum offre il meglio dell'arte austriaca e italiana

In vetrina una esclusiva selezione di opere del '900, occhi su Fontana, Marini e Klimt

Valter Pagliarulo

Arte moderna e contemporanea in asta da Dorotheum a Vienna dal 26 al 28 novembre. Una selezione di opere scelte sarà esposta nella sede milanese di Palazzo Amman dal 5 al 9 novembre. «Abbiamo pubblicato tre cataloghi per ogni sessione: moderna, contemporanea I e contemporanea II», spiega Alessandro Rizzi, responsabile Arte moderna e contemporanea di Dorotheum evidenziando «la grande selezione di artisti austriaci del Novecento tra i quali Egon Schiele, Oskar Kokoschka e Gustav Klimt, ma anche maestri italiani come Giacomo Balla e Gino Severini».

Tra i lotti di punta figura un gesso dipinto di Marino Marini, «Cavallo e cavaliere» del 1949 circa, con un valore di stima compreso fra i 130mila e i 180mila euro. In catalogo anche varie gouaches su carta telata di Marini raffiguranti i suoi celebri cavalli. «Molto importante anche il De Chirico di Due cavalli in riva al mare, una tela 65X80 del 1934 con valore di stima compreso tra 150mila e 200mila euro», aggiunge Rizzi ricordando come la mostra di Palazzo Reale a Milano fino al 19 gennaio abbia ulteriormente contribuito ad avvicinare il grande pubblico alla pittura metafisica del grande artista scomparso nel 1978.

«Per l'arte contemporanea prosegue Rizzi il top lot è rappresentato dal Teatrino di Lucio Fontana del 1965-1966». Si tratta di un «Concetto spaziale» di colore azzurro con una cornice di legno laccato blu intenso che crea il classico effetto tridimensionale grazie alle proverbiali incisioni, in questo caso circolari a creare l'effetto di tanti piccoli buchi. Il valore di stima è compreso tra i 240mila e i 320mila euro. Di Fontana è anche in catalogo un «Ritratto femminile», una terracotta del 1953 di valore compreso fra i 50mila e i 70mila euro. «Questo mezzobusto rivela la qualità della modellazione della ceramica di Fontana che ha sempre amato questa forma espressiva». Da non trascurare anche un bracciale Gem Montebello di Lucio Fontana di 16 centimetri, realizzato in soli dieci esemplari, che viene battuto con un valore di stimma compreso tra i 15mila e i 20mila euro.

Spicca tra i tanti capolavori dell'arte contemporanea anche un «Achrome» del 1959-1960 di Piero Manzoni proveniente dalla Collezione Lenz Schönberg, la stessa che nel 2010 da Sotheby's ha ottenuto un importante riscontro internazionale contribuendo alla rivalutazione dell'artista. La tela cucita a quadri in asta da Dorotheum ha un valore di stima compreso tra 400mila e 600mila euro.

In un'asta caratterizzata dalla presenza di artisti informali italiani e internazionali come Serge Poliakoff, Hans Hartung, Emilio Vedova e Afro, una menzione particolare meritano le quattro opere di Piero Dorazio tra le quali una tela del 1987 che presenta i tradizionali reticoli (100X81, valore di stima 9mila-120mila euro). Ma ha un importante valore simbolico anche la piccola tela «Lucullus» del 1962 con un valore di stima fra i 25mila e i 30mila euro.

Agli amanti dell'astrattismo e del design non potranno non piacere un classico «Sicofoil» del 1972 di Carla Accardi (valore di stima 60mila-90milla euro) e una «Sfera nella sfera» del 1981 di Arnaldo Pomodoro (20 centimetri di diametro, solo 9 esemplari realizzati, valore di stima 70mila-90miila euro). «Per gli amanti della pop art abbiamo in asta uno Studio per fumatore di Tom Wesselman del 1977 con una valore di stima tra 70mila e 120mila euro», rimarca Rizzi ricordando anche un «Decollage su tela» di Mimmo Rotella del 1960.

L'esposizione milanese si svolgerà da martedì prossimo fino a sabato 9 novembre mentre le aste si terranno a Vienna nel Palais dorotheum il 26 novembre (arte moderna), il 27 novembre (contemporanea I) e il 28 novembre (contemporanea II).

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