Il 7 giugno Ibm ha festeggiato il 25esimo compleanno di DB2, il suo primo sistema di database relazionale commerciale per le grandi imprese. Nel 1970, E. F. Codd di Ibm Research pubblica un documento che rivoluzionerà il modo di gestire le informazioni per i computer, proponendo una nuova architettura per la memorizzazione, gestione e interazione con i dati digitali. Il nuovo modello relazionale solleva gli sviluppatori di applicazioni dalla necessità di conoscere i dettagli dei dati che vengono gestiti.
Quattro anni dopo, due ricercatori della Ibm, Don Chamberlin e Ray Boyce, pubblicano un documento che diventa la base per lo standard del nuovo linguaggio Sql (Sequel), in cui le domande scritte (query) diventano più importanti del modo in cui sono memorizzati e organizzati i dati sul disco. È possibile porre e rispondere a query nuove e più potenti e costruire applicazioni più rapidamente. Il sistema del database relazionale stesso assume la maggior parte del compito di gestire i dati, lasciando alle applicazioni più libertà di concentrarsi sulla logica di business.
Dal 1970 Ibm ha sviluppato una famiglia completa di software DB2. La versione 9, conosciuta anche come «Viper», rilasciata nel giugno 2006, ha inaugurato una nuova era del data management (gestione dei dati), fornendo la possibilità di gestire simultaneamente dati in linguaggio Xml (quello utilizzato nel web che struttura i dati secondo il loro contenuto, non solo per la loro forma, come fa lHtml) e dati relazionali, senza problemi di formato, piattaforma o luogo.
Allinterno della strategia e dellarchitettura Information on Demand (dati su richiesta), DB2 si è evoluto e oggi è un componente chiave di molte altre parti del portafoglio software Ibm, facendo da «collante» tra le varie applicazioni software. È utilizzato dalle prime 25 banche a livello mondiale; da 9 delle 10 principali società mondiali di assicurazioni; da 23 delle prime 25 aziende di grande distribuzione statunitensi.