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E fra le nuove professioni torna di moda il fiorista

Dalle luci alla scenografia, gli esperti organizzano l'evento come fosse un set

E fra le nuove professioni torna di moda il fiorista

Destination wedding specialist, wedding planner, tour operator, wedding travel coordinator. Sono solo una manciata delle professioni che ruotano attorno al «turismo matrimoniale», anche perché il matrimonio della coppia straniera in Italia è un evento che gli sposi vogliono che sia indimenticabile, preciso in ogni dettaglio. Per questo, il wedding planner organizza spesso un evento con tanto di location manager (preposto alla gestione del set, come in un contesto cinematografico), light designer (architetto delle illuminazioni, professionalità molto diffusa nei matrimoni statunitensi), wedding designer (un vero e proprio progettista), wedding art director (lo scenografo), wedding coach (che supporta emozionalmente la coppia di sposi). Addirittura il wedding reporter, cioè un cronista abile nel romanzare tutto quel che si svolge durante le nozze e lo consegna, scritto, agli sposi. Poi, naturalmente, il fotografo, il video-maker, il truccatore e le figure professionali più classiche.

Ma ce n'è una che ha vissuto, negli ultimi anni, un vero e proprio exploit: quella che un tempo chiamavamo «fiorista», e che oggi è il floral designer. Un mestiere che ha molto a che vedere con l'architettura, un compositore di archi, colonne, muri, creature fantasiose e principesche fatte di fiori. I fiori di stagione, quelli dai colori più di tendenza, che spesso arrivano dall'estero. I corsi di formazione per questa specifica figura professionale (il cui apporto spesso è dispendioso) si chiamano masterclass, si svolgono spesso in contesti regali di grandi città, e durano qualche giorno. La più importante in Italia si è svolta a Roma lo scorso novembre, tenuta da una vera e propria star internazionale del settore, l'americana Karen Tran. Sei mesi per preparare l'evento, nel contesto della prestigiosa Residenza Lavernale, dove la floral designer più popolare e imitata al mondo è stata accolta, tra gli altri, dalla sua più fedele «fiorista», l'artista Sonia Luongo.

I corsi per le nuove professioni di questa grande industria sono tanti da mandare in confusione. Come scegliere quelli giusti per entrare nel business con una preparazione adeguata? Elisa Mocci, che gestisce matrimoni stranieri milionari, prova a dare consiglio che prescinda dalla sua specifica attività. «Oggi sono tanti i professionisti italiani in grado di formare wedding planner e mestieri del destination wedding nel nostro Paese. Ma io suggerisco a chiunque voglia entrare in questa industria tre rapidi trucchi per scegliere a colpo sicuro. Osservate bene il curriculum del formatore, fate attenzione a cosa ha realizzato; diffidate dei corsi (per wedding planner in particolare) che durano pochissimi giorni; e, sul web, scrutate in dettaglio lo stile di chi vi formerà. Come parla, come comunica. Decidete a chi volete assomigliare, senza dimenticare però che, alla fine, da professionisti, sarete chiamati a rappresentare qualcosa di unico.

Solo vostro».

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