Milano

E ora le Tende occupano il cinema

Gli studenti chiedono case e si prendono lo Splendor. Fi: «Svelato il vero volto»

Gli studenti che hanno occupato l'Università Statale di Milano per protesta contro i combustibili fossili (Foto: Davide Canella)
Gli studenti che hanno occupato l'Università Statale di Milano per protesta contro i combustibili fossili (Foto: Davide Canella)

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E ora le Tende occupano il cinema

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«Siamo Tende e ci prendiamo un tetto...» che suona un po' come il solito slogan che tende a far diventare diritto anche un'occupazione e che riporta la città all'indietro, ai tempi del Leonka e a quelli delle arringhe davanti a Palazzo Marino di assessori alla casa un po' troppo indulgenti. Gli studenti e i lavoratori che da mercoledì scorso sono tornati con le tende in piazza Leonardo Da Vinci per protestare contro il caro affitti hanno preso possesso ieri degli spazi dell'ex cinema Splendor di viale Gran Sasso. «L'obiettivo dell'occupazione- spiegano gli occupanti- è far sapere che gli spazi da riconvertire ad uso della comunità esistono e che la situazione non è cambiata da maggio quando le istituzioni sembravano molto presenti, ma poi l'unica che ha continuato a interloquire con noi è il Comune di Milano. E anche da parte loro non vediamo impegno serio e concreto perchè la proposta è stata quella di migliorare il Canone concordato che a noi sembra solo un modo per legittimare prezzi comunque insostenibili e per lo Studentato diffuso quanto abbiamo capito mancano i fondi».

Per il prossimo 22 settembre è previsto un incontro tra gli attivisti di «Tende in piazza» e il sindaco Giuseppe Sala e, in una nota, il ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha fatto sapere che è stato avviato a maggio un censimento degli immobili, pubblici e privati non utilizzati, da convertire in studentati. «Un lavoro serio concluso l'11 luglio- ha spiegato il ministro- Su 80mila posti censiti ce ne sono 65mila utilizzabili e ci stiamo confrontando sulla creazione di una cabina di regia a Palazzo Chigi in cui anche altri ministeri mettano a disposizione competenze per consentire l'accelerazione». All'interno dello Splendor da ieri sono iniziate le operazioni di pulizia e allestimento per preparare lo spazio ad accogliere assemblee e collettivi che sono stati annunciati nei prossimi giorni.

«Gli studenti hanno ogni ragione per protestare contro il caro casa, ma le occupazioni non sono la soluzione né un atto accettabile- commenta il consigliere comunale della Lega Samuele PIscina- Mi auguro che l'ex cinema Splendor venga immediatamente sgomberato. Il problema non si può affrontare valutando solo la componente studentesca: a essere colpite dai continui rincari del prezzo delle case sono tutte le categorie, dai giovani ai meno giovani, dagli studenti ai lavoratori. Da giovane non ritengo concepibile che i miei coetanei coni loro stipendi non siano nelle condizioni di poter rimanere nella loro città o che un milanese sia costretto a fuggire per permettersi un tetto sopra la testa. La politica di Sala ha causato un'impennata spaventosa dei prezzi delle case. Il Sindaco faccia mea culpa e, con il nuovo PGT prossimamente in discussione, ponga rimedio».

«Con l'occupazione dell'ex-cinema Splendor, gli attivisti di tolgono la maschera e mostrano il loro vero volto di occupanti abusivi- commenta il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Alessandro De Chirico- Dietro il nobile grido di allarme del caro affitti, per cui l'amministrazione comunale in 12 anni non ha fatto nulla, si nascondevano i soliti noti che occupano spazi pubblici e privati. Nessuno obbliga gli studenti a venire a Milano per frequentare l'università. Potrebbero vivere in provincia e fare i pendolari come magari fanno i loro genitori che tutti i giorni fanno sacrifici e rinunce per permettere ai loro figli di frequentare l'università. Chissà se Elly Schlein e i tesserati del PD milanese fraternizzeranno ancora.

Mi auguro che le forze dell'ordine procedano immediatamente allo sgombero per evitare l'ennesimo collettivo che tutto fa fuorché studiare».

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