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Ecco i cantieri verdi del «Progetto Italia»

Il Cane a sei zampe prevede 220 MW di nuova capacità fotovoltaica installata

Mirko Marazzi

L'impegno di Eni per le energie rinnovabili è testimoniato dal piano industriale 2018-2021 che prevede investimenti In Italia per circa 1,2 miliardi di euro con l'obiettivo di installare 1 Gigawatt di potenza a fine periodo. Merito anche della nuova direzione Energy Solutions, nata nel 2015, e dedicata allo studio di soluzioni tecnologiche efficaci per la produzione da fonti rinnovabili. In particolare, sono stati identificati e avviati progetti nei nostri impianti in Italia e nei Paesi a grande potenziale in cui opera il Cane a sei zampe con l'obiettivo di migliorare l'efficienza energetica. Nel 2017 sono stati aperti i primi cantieri in Italia e Algeria. L'accordo con il Paese nordafricano prevede la realizzazione e lo studio di fattibilità di unità di produzione di energia solare in aree produttive in cui lavora la stessa compagnia di Stato. Inoltre, nel 2017 Eni ha anche firmato l'accordo di collaborazione con General Electric e con il Ministero dell'Energia kazako.

Il «Progetto Italia», invece, prevede la realizzazione di una serie di impianti di energia rinnovabile di grande scala nelle aree industriali Syndial, disponibili all'uso ma di scarso interesse per attività economiche, e/o aree occupate da discariche o messe in sicurezza permanente e quindi non utilizzabili in nessun altro modo. L'obiettivo è creare nuove opportunità in ambito energetico, investendo nel territorio italiano e creando occupazione. Il progetto farà uso di tecnologie consolidate quali il fotovoltaico, successivamente verranno impiegate anche tecnologie avanzate e proprietarie di Eni.

Questo modello di business è già stato sperimentato nell'area ex-Isaaf di Gela dove nel 2013 sono stati installati 5 Megawatt di capacità fotovoltaica. Sono già stati individuati oltre 400 ettari di terreno disponibile, in 6 regioni (Liguria, Sardegna, Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata). Si svilupperanno cinque progetti per un totale di circa 70 Megawatt picco di capacità installata. Sono allo studio altri nove progetti di taglia simile che coinvolgeranno una superficie di circa 300 ettari per un totale di ulteriori 150 Megawatt picco installati. Dal punto di vista tecnologico si prevede di utilizzare, oltre al fotovoltaico, altre tecnologie quali solare a concentrazione, eolico e biomasse.

Il «Progetto Italia» prevede quindi l'installazione di 220 Megawatt picco di nuova capacità per un investimento complessivo di 230 milioni di euro e comporterà l'impiego di circa 300 risorse nella costruzione, un ulteriore impiego di risorse nella gestione degli impianti e un impatto sull'indotto. Il modello di business scelto da Eni ha, inoltre, un risvolto importante: Eni infatti potrà sfruttare le flessibilità delle centrali gas di Enipower e ottimizzare l'offerta elettrica, concretizzando così il binomio gas-rinnovabili in Italia. Verranno, inoltre, realizzati e installati altri progetti pilota per la sperimentazione delle tecnologie sviluppate da Eni come i foto-bioreattori basati sulle alghe e altri progetti innovativi relazionati alla transizione energetica e alla decarbonizzazione delle fonti.

I siti industriali diventeranno così veri e propri laboratori a cielo aperto per lo sviluppo delle nuove tecnologie in ambito energetico.

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