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Anche le banche minori ora sono a prova di choc

I 112 istituti che hanno affrontato l'esame hanno dato prova di saper resistere a eventi traumatici

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Anche le banche più piccole, quelle vigilate direttamente dalla Banca d'Italia, sarebbero in grado di resistere agli choc degli scenari ipotizzati dagli stress test seppure con perdite patrimoniali superiori agli istituti di dimensioni maggiori. Nei mesi scorsi l'istituto centrale ha condotto un esercizio che ha coinvolto 112 intermediari, con operatività sia tradizionale sia specializzata, ai quali fa capo quasi il 10 per cento del totale attivo del sistema bancario. L'esercizio ha valutato la capacità delle banche di fronteggiare eventi macroeconomici sfavorevoli e, analogamente a quello effettuato in sede europea sulle banche significative e coordinato dall'Eba e dalla Bce, non ha determinato l'automatica adozione di misure di vigilanza.

Nell'orizzonte temporale considerato le banche italiane mostrano nel complesso un'adeguata capacità di tenuta nello scenario avverso, con un Cet1 Ratio medio finale (l'indice patrimoniale di riferimento che misura la solidità della banca) dell'11,1 per cento. Alla riduzione di 4,9 punti percentuali contribuirebbero soprattutto la crescita degli oneri di gestione determinata dalle dinamiche inflative (che inciderebbe per 15,5 punti percentuali), l'aumento del rischio di credito (che ridurrebbe il Cet1 Ratio di 5,7 punti percentuali) e la dinamica del rischio di mercato, condizionata dal deprezzamento dei titoli obbligazionari detenuti nel portafoglio al fair value (che inciderebbe per 1,8 punti percentuali). Questi impatti sarebbero in parte bilanciati dai contributi del margine di interesse (positivo per 12,3 punti nonostante la prevista crescita del costo della raccolta) e delle commissioni (7,1 punti). Come detto, nel confronto con lo stress test condotto a livello europeo, considerando le sole Lsi (i cosiddetti enti meno significativi) con operatività tradizionale, la riduzione del patrimonio è maggiore di quella osservata per le banche italiane significative di 1,5 punti percentuali.

In ogno caso, nella sostanza emerge che il sistema bancario italiano è oggi tra i più solidi in Europa.

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