Le ali di Milano

Brunini: "Aeroporti di Milano, crescita del 4,4%"

L'ad di Sea parla dei risultati del 2019 e del futuro degli scali anche in vista della Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. Pronto il nuovo piano industriale. Federturisno Confindustria: arrivi in Italia nel 2020 oltre il 3%

Brunini: "Aeroporti di Milano, crescita del 4,4%"

I passeggeri negli aeroporti di Milanoi malpensa e Milano Linate nel 2019 sono aumentati del 4,4% rispetto al 2018 e il trend continuerà nei prossimi anni. A dirlo è l'amministratore delegato di Sea, Armando Brunini, in occasione della conferenza stampa a Linate sulle strategie turistiche per il 2020 che si è tenuta a Linate con Federturismo Confindustria ed Enit .

"Il 2019 è stato un anno particolare perchè Linate è rimasto chiuso per tre mesi per lavori di ammodernamento ma nell'insieme siamo cresciuti del 4,4%, mentre Malpensa, al netto del trasferimento dei voli di Linate, registra un aumento del 9-10%. E' il terzo anno consecutivo che Malpensa cresce tantissimo e sta mostrando tutto il suo potenziale. In ogni caso il +4,4% è superiore alla media nazionale". Per il 2020, ha aggiunto, "pensiamo di crescere non come gli anni scorsi, ma rimanendo comunque sopra la media".

"La crescita continuerà, ma rallentata - ha spiegato - sono previsioni non nostre, noi riteniamo di continuare a farlo, forse meno velocemente che negli anni precedenti, ma pensiamo a un tren superiore alla media italiana. Vogliamo fare la nostra parte". Scenario in cui si inquadra il nupovo piano industriale che "è praticamente pronto", sarà approvato e presentato probabilmente aa inizio febbraio e conterrà - si presume - importanti elementi innovativi.

Sempre in tema di prospettive, ci sono le Olimpiadi della neve Milano-Cortina del 2026 che saranno "uno dei punti chiave" per quanto riguarda il sistema aeroportuale milanese è il miglioramento dell'accessibilità infrastrutturale agli scali, in particolare a quello di Malpensa. L'ad ha sottolineato che i due aeroporti non hanno problemi in termini di "capacità per ospitare traffico in crescita" e che, "nonostante questo saranno previsti anche investimenti per guardare nel lungo periodo". Poi, in riferimento in particolare dei collegamenti infrastrutturali per Malpensa ha parlato di "cinque o sei progetti prioritari" e ha aggiunto: "Sicuramente serviranno anche gli investimenti di altri" perché per quanto riguarda l'accessibilità a Malpensa si parla di infrastrutture non nostre".

"Con gli altri soggetti - ha riferito ancora - c'è un ottimo livello di condivisione, sia con la Regione che con il ministero dei trasporti che con Ferrovie dello Stato per rafforzare le infrastrutture di accesso a Malpensa. "Questo è uno dei punti chiave perché chiaramente vogliamo arrivare pronti alle Olimpiadi con un salto di qualità nel livello di accessibilità di Malpensa. Per quanto riguarda lo scalo di Linate, Brunini ha sottolineato invece che la M4 che per i Giochi "sarà già al 100%" permetterà "un salto di qualità notevole".

Sul tema caldo della crisi di Alitalia, l'ad ha auspicato che "non danneggi questa parte del Paese, siamo in allerta e non possiamo non essere preoccupati, anche se più tatticamente che strategicamente. Sul lungo periodo ci siamo già emancipati da Alitalia" che nel 2008 lasciò Malpensa come hub. Oggi Sea tifa per Air Italy che ha investito a Malpensa sui voli a lungo raggio. "Quest'anno la compagnia è cresciuta, sappiamo che ci sono programmi di ulteriore sviluppo l'anno prossimo, ovviamente è un progetto ambizioso, non semplice. Noi cerchiamo di dargli una mano, creando le condizioni migliori e provando ad aiutarli a far funzionare al meglio Malpensa".

Gli aeroporti di Milano, grazie allo sviluppo del traffico e del network, si confermano la principale porta di accesso per il Nord. Per noi è importante collaborare con tutti gli stakeholders dell'industry del trasporto e del turismo, con gli attori locali e nazionali per lo sviluppo della destinazione Milano e più in generale della Lombardia e del nord Italia - ha sottolinaeto ancora l'ad di sea -, attraverso l 'attrazione del traffico incoming e lo sviluppo il traffico outgoing dagli aeroporti di Milano. In un'ottica di consolidamento della crescita degli aeroporti di Milano lavoriamo per l'apertura di nuove rotte specialmente con l'Asia e le Americhe".

Il sistema aeroportuale milanese insomma gurada al futuro e continua a investire anche perché l'Italia piace sempre di più agli stranieri, in particolare a quelli provenienti da Stati Uniti, Cina e Russia su cui si continuerà a puntare anche nel 2020-21: per quest'anno si prevede che gli arrivi aumenteranno del 3% così come le partenze internazionali degli italiani si stima sfioreranno i 25 milioni. Sono dati emersi all'incontro promosso da Federturismo Confindustria in collaborazione con Sea, al quale sono intervenuti oltre ad Armando Brunini il presidente di Federturismo Confindustria, Gianfranco Battisti e la vice presidente dell'European Travel Commission e consigliere del cda dell'Enit, Magda Antonioli.

All'incontro si è discusso della necessità di un 2020 all'insegna della intermodalità perché è cruciale integrare sempre più due grandi modalità di trasporto come il treno e l'aereo collegando i treni ad alta velocità ai grandi terminal aeroportuali e portuali per ridistribuire i flussi su destinazioni meno convenzionali che non solo vanno promosse, ma vanno anche e soprattutto rese raggiungibili. Di fronte a questo scenario è fondamentale che l'Italia investa sempre più sull'accessibilità delle destinazioni favorendo grazie all'intermodalità collegamenti rapidi ed efficienti con le principali città come avviene negli altri Paesi dell'Unione europea.

"Servono porte di accesso efficienti ed integrate con i sistemi infrastrutturali - ha detto il presidente di Federturismo Confindustria, Gianfranco Battisti - un'accessibilità locale per i flussi turistici verso le città d'arte e i centri minori attraverso un'integrazione modale favorita da soluzioni digitali innovative che deve diventare un elemento dell'attrattività della nostra offerta turistica. Ciò è possibile solo attraverso una collaborazione tra tutti i soggetti che, con ruoli e competenze diverse, operano all'interno della catena dell'offerta turistica".
"Promuovere l'Italia turistica sui mercati internazionali con successo, in un mondo del travel sempre più dinamico e caratterizzato da viaggiatori esigenti, implica necessariamente quale premessa operativa una sinergia con tutti gli attori della filiera - sottolinea Magda Antonioli -. Questo in particolare laddove l'obiettivo delle policy turistiche, oltre a stimolare flussi, nuovi mercati, spese e redditi creati in loco abbraccia elementi fondamentali per la crescita del paese, quali investimenti esteri, nuova imprenditorialità del comparto alberghieroe del vasto mondo dei servizi e delle tecnologie, nonchè il ruolo delle destinazioni stesse.

Enit collettore proattivo di sinergie per una valorizzazione dei prodotti turistici nazionali".

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