Catasto, casa e condominio: cosa cambia con il Superbonus

Il decreto Agosto, approvato in Senato, presenta alcune modifiche che snelliscono il testo originario varato dal governo. Ecco come cambia il Superbonus

Catasto, casa e condominio: cosa cambia con il Superbonus

Il decreto Agosto, approvato in Senato, ha visto nascere numerose modifiche al testo originario. Tra le principali novità figurano alcune variazioni del Superbonus del 110% per gli interventi destinati ai lavori di efficientamento energetico sugli edifici. La prima riguarda una modifica alla definizione di "accesso autonomo", in modo da ritenere edifici unifamiliari tutti quegli edifici che hanno un accesso autonomo anche da aree comuni esterne.

Un altro emendamento, scrive il Corriere della Sera, stabilisce che le difformità urbanistiche e catastali di singole unità abitative non pregiudicano la possibilità di ottenere il credito di imposta sui lavori relativi alle parti comuni di edifici plurifamiliari. La terza novità riguarda i quorum assembleari in condominio necessari a richiedere un finanziamento bancario, nonché a esercitare l’opzione dello sconto in fattura o della cessione del credito. Per procedere sarà sufficiente la maggioranza di un terzo dei millesimi di proprietà dell’edificio (fino ad ora ne erano richiesti i due terzi).

Il Superbonus 110% cerca di aumentare la sua portata. Sono state introdotte in sostanza semplificazioni, eliminando definizioni poco chiare e snellendo le procedure decisionali. Nulla di fatto, almeno per ora, per la proroga del Superbonus oltre il 2021 e per l’estensione della detrazione maggiorata agli interventi sugli edifici plurifamiliari appartenenti a un unico proprietario. Si tratta, infatti, di misure che richiedono una copertura economica aggiuntiva e che saranno probabilmente finanziate con le risorse del Recovery Fund (se mai arriverà!).

Ma le modifiche al dl Agosto, in via di conversione in legge, non finiscono qui. Per le imprese in difficoltà viene prevista la possibilità di rinviare al 2021 gli ammortamenti correlati all’esercizio in corso. Un ulteriore intervento stabilisce un aumento delle risorse per finanziare il credito di imposta riservato alle spese di aziende e professionisti destinate a interventi i di sanificazione degli ambienti di lavoro e all’acquisto di mascherine.

Una misura del decreto riguarda, poi, la proroga della cassa integrazione da luglio fino al prossimo 31 dicembre. Quest’ultima proroga tuttavia prevede degli oneri a carico delle imprese. Se le prime 9 settimane di cig sono pagate con fondi pubblici le restanti 9 prevedono che siano anche le aziende, salvo quelle che hanno perso oltre il 20% del fatturato tra il primo semestre 2020 e l’analogo periodo del 20202, a partecipare al costo degli ammortizzatori sociali. Se il calo di fatturato, scrive sempre il Corsera, è inferiore al 20%, l’onere a carico del datore di lavoro è pari a un contributo addizionale del 9% sulla retribuzione che sarebbe spettata al lavoratore per le ore non prestate durante la sospensione o riduzione dell’attività lavorativa.

Tra gli emendamenti approvati in Senato figura anche lo stop alle due rate dell’Imu per le strutture ricettive, dagli alberghi fino ai campeggi.

Il provvedimento inoltre estende al 50% il credito di imposta sugli affitti d’azienda. Per il settore del commercio ambulante un emendamento ad hoc proroga invece fino al 15 ottobre il versamento della tassa per l’occupazione del suolo pubblico (Tosap).

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