Coronavirus

Stop alle Borse, Savona: ​"Subite forti pressioni..."

Il presidente della Consob, Paolo Savona, ha spiegato che uno dei pilastri del nostro sistema è il risparmio che ha un volume che può affrontare la crisi

Stop alle Borse, Savona: ​"Subite forti pressioni..."

Una importante rivelazione su quanto sarebbe potuto accadere a Piazza Affari nelle scorse settimane è stata resa pubblica da Paolo Savona, presidente della Consob. La Commissione, il cui ruolo è quello di tutelare gli investitori che operano in borsa e di garantire l’efficienza all’interno del mercato mobiliare italiano,"ha ricevuto forti pressioni dall'interno del Paese per chiudere le contrattazioni in Borsa. La Consob non può, può solamente se ci sono problemi tecnici che in questa emergenza non sussistono", ha ammesso Savona nel corso dell’audizione davanti alle Commissioni riunite Finanze e Attività produttiva.

"I nostri poteri sono solamente tecnici, mi sono appoggiato alla consulenza legale della Consob, che mi ha risposto di “essere certa”. Non avevamo spazio per muoverci. Non possiamo muoverci autonomamente", ha ribadito Savona che ha anche spiegato che la chiusura della Borsa "avrebbe anche danneggiato i piccoli risparmiatori e non i grandi". "Se i poteri della Consob venissero rafforzati- ha aggiunto - potremmo muoverci".

Riguardo la società che gestisce il mercato finanziario italiano, controllata al 100% dalla holding London Stock Exchange Group dal 2007, lo stesso Savona ha ricordato che Borsa Italiana può operare "indipendentemente dalla sua collocazione" ma "se il Parlamento o il governo vogliono, possono invocare la Golden power su questo tema".

Per il presidente della Commissione "uno dei pilastri del nostro sistema è il risparmio, ha un volume che può affrontare crisi. Non lo fa per colpa della sfiducia e gettare sfiducia non è corretto. Il sistema non è a rischio". "Ho fiducia- ha aggiunto ancora - l'export si riprenderà non appena le imprese torneranno ad operare, sempre nel rispetto della sicurezza sanitaria".

Savona, poi, ha difeso l’operato della Consob sottolineando che dall'avvio dell'emergenza sanitaria legata al coronavirus da parte della Commissione "non c'e stato alcun ritardo nell'esercizio dei suoi poteri" sia "sulla sospensione di quotazioni di Borsa allo scoperto sia nel caso dell'applicazione di ulteriori provvedimenti sulle comunicazioni" che devono essere date all'autorità.

Inoltre, ha ricordato il presidente della Consob, "abbiamo abbassato la soglia di comunicazione delle variazioni delle partecipazioni" con l'obiettivo "di accrescere le informazioni utili al buon funzionamento del mercato".

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