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Mutuo "prima casa", cosa cambia per chi è in comunione dei beni

In caso di comunione dei beni solo uno dei due coniugi può accedere all’agevolazione nel caso in cui l’altro ne abbia già usufruito

Mutuo "prima casa", cosa cambia per chi è in comunione dei beni

Il coniuge che intende acquistare la sua "prima casa" con lo sconto fiscale previsto non potrà farlo nel caso in l'altro coniuge abbia usufruito della stessa agevolazione e la coppia si cui si trovi in comunione dei beni.

Il chiarimento, che di certo non è una bella notizia per molti, è arrivato con la risposta dell'Agenzia dell'entrate n. 400 dello scorso primo agosto. Secondo quanto precisato, qualora il soggetto, trovandosi in comunione dei beni, risulti già proprietario di una casa per cui il coniuge abbia richiesto - anche per la solo quota di spettanza del 50% - l'agevolazione prima casa, non potrà richiedere la medesima abitazione.

Ma entriamo più nel dettaglio e vediamo di cosa si tratta

Mutuo prima casa

Si tratta di un mutuo ipotecario rivolto a coloro i quali acquistano casa per la prima volta adibendola a prima abitazione. L'importo finanziabile della banca può arrivare fino ad un massimo dell'80% della spesa da sostenere.

Inoltre, con il Decreto Sostegni bis è stato dato un accesso prioritario al Fondo di Garanzia Mutui Prima Casa per coloro i quali non abbiamo ancora compiuto 36 anni; la misura prevede che fino al 31 dicembre 2022 vi sia un'estensione della garanzia del Fondo dal 50% sino all'80% della quota capitale del mutuo.

Cosa succede in caso di comunione dei beni

Secondo quanto previsto dal DPR 131 del 1986, per l'acquisto con agevolazione c'è bisogno che "l'acquirente dichiari di non essere titolare, neppure per quote, anche in regime di comunione legale su tutto il territorio nazionale dei diritti di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e nuda proprietà su altra casa di abitazione acquistata dallo stesso soggetto o dal coniuge con le agevolazioni".

Nel caso di comunione dei beni questo non è possibile e, pertanto, si perde il diritto a cui, altrimenti, si potrebbe accedere.

Facciamo un esempio concreto. Mirko e Giulia sono sposati in comunione dei beni con una prima casa per cui Mirko, all'atto acquisto, ha chiesto di usufruire dell'agevolazione. Dopo qualche tempo, magari perché la famiglia che si è allargata, la coppia decide di acquistare una casa più grande e, questa volta è Giulia a richiedere lo sconto a cui, però non potrà accedere perché si trova in comunione dei beni con Mirko e, pertanto, è come se ne avesse già usufruito per l'acquisto della precedente abitazione.

In conclusione, l’acquisto agevolato da parte di uno dei due coniugi in comunione dei beni impedisce all'altro di poter accedere al bonus prima casa per un eventuale successivo acquisto.

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