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Adesso tassano anche il trasporto dei cavalli

Una circolare del ministero dei Trasporti impone il ricorso a mezzi specializzati per portare i cavalli nelle gare o negli eventi. Ma adesso diventeranno abusivi anche i pulmini delle polisportive con atleti umani

Adesso tassano anche il trasporto dei cavalli

Lo Stato è pronto a mettere nuove tasse: questa volta sul trasporto dei cavalli. Come spiega Libero, la circolare 300/A7812/18/108/29 del ministero dell'Interno e dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dice che "per trasportare i cavalli i proprietari debbano far ricorso a mezzi di ditte specializzate se non possiedono un van o un furgone attrezzato, definito 'a uso speciale': dunque non si potrà più ricorrere ai veicoli del Circolo Ippico dove sono tenuti i cavalli perché si verificherebbe un trasporto in conto terzi che presuppone una finalità economica. E quindi si tratterebbe di un trasporto abusivo".

Secondo Marco Di Paola, presidente della Federazione Italiana Sport Equestri (Fise), si tratta di "un qualcosa di mai visto, una serie di concetti che non sono neanche previsti nel nostro ordinamento giuridico". E quando è arrivata negli uffici federali, la circolare ha stupito tutti. "Lo Stato agisce alla rovescia e decide di ignorare le Federazioni sportive e mettere i bastoni fra le ruote a chiunque voglia portare in giro i propri animali, che sia per partecipare a gare, manifestazioni di beneficenza o escursioni con gli amici", ha detto Di Paola. "La quotidianità è questa: i proprietari lasciano il proprio cavallo atleta a un Circolo Ippico al quale sono associati e poi lo fanno trasportare con i mezzi del circolo. Una modalità in linea con gli statuti dei Centri Ippici, dato che sono inquadrati come Associazioni Sportive Dilettantistiche il cui scopo è la promozione della cultura e dei valori del cavallo e dove non si perseguono fini di lucro".

Ma adesso non si potrà più proseguire su questa linea. La circolare 300 impone il ricorso a ditte specializzate e nei corridoi delle federazioni si vocifera di "pressioni sul ministero dei Trasporti di alcune associazioni che rappresentano imprenditori del trasporto ippico", afferma Di Paola. "Siamo ingiustamente trattati anche noi come imprenditori del settore ippico, parlano di finalità economiche prendendo a pretesto i premi vinti in competizione i quali, però, sono sottoposti a trattamento fiscale agevolato e consentiti come chiarito anche da una circolare dell' Agenzia delle Entrate dell' agosto scorso. Pure quella è carta straccia?".

E non è detto che la questione sia circoscritta al solo mondo equestre, perché si parla di "atleti". "Pensate a quanto avviene nelle polisportive", spiega Di Paola, "dove ragazzini che giocano a calcio, pallavolo, basket o quant'altro, e dunque atleti del Coni al pari dei cavalli, viaggiano settimanalmente per le partite. Siccome per quei trasporti le società incassano rimborsi agevolati per le spese (come previsto dal Tuir, art.

69, ndr) anche lì può configurarsi finalità economica: e dunque, stando alla circolare 300, i nostri figli che si spostano con il pulmino viaggiano sempre su un trasporto abusivo".

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