Stile

Ed ecco la cassa stampata in 3D

La procedura consente di ridurre il peso garantendo impermeabilità

Fabrizio Rinversi

Alta Orologeria non significa solamente sofisticazione meccanica, ma anche ricerca sui materiali e forte coinvolgimento della tecnologia. È il segno dei tempi, e se il DNA non impone un rigoroso rispetto del dettato tradizionale, ma costante innovazione e avanguardia, allora il campo è libero per sperimentazioni ed applicazioni.

È il caso di Panerai, in prima linea nel segmento sport-elegance con le sue inconfondibili e uniche collezioni Luminor e Radiomir, mito storico dell'eccellenza italiana, che da qualche anno a questa parte ha voluto connotare ancora meglio il suo istinto innovativo, inserendo in catalogo modelli denominati «Lo Scienziato» e «L'Astronomo». Un tributo alla tensione verso la scoperta che, quest'anno, nel primo ambito, ha visto la riproposizione aggiornata (il lancio è avvenuto nel 2016), del Lo Scienziato - Luminor 1950 Tourbillon GMT in foto -, dalla cassa in titanio da 47 mm, stampata in 3D con la tecnica del Direct Metal Laser Sintering. Per ridurre ulteriormente il peso del titanio, questa procedura consente di creare geometrie cave senza compromettere impermeabilità (10 atmosfere), solidità e resistenza alle tensioni e alle torsioni. Si tratta, come accennato, di una stampa in 3D realizzata strato per strato grazie a un laser a fibra ottica, a partire da polveri di titanio. I diversi strati, di soli 0,02 mm di spessore, si fondono e solidificano perfettamente dando vita a un insieme non ottenibile con le lavorazioni convenzionali. La leggerezza, poi, stupisce ancor di più se valutata in relazione alla ricchezza dei contenuti: ore, minuti, piccoli secondi, GMT con indicazione am/pm, sei giorni di riserva di marcia con indicatore dell'autonomia residua sul fondello (tre bariletti collegati in serie), tourbillon. Infatti, il calibro manuale, P.2005/T presenta ponti e platina in titanio e la scheletratura è disegnata per ancorare i componenti meccanici direttamente al rehaut: spicca la rotazione della gabbia del tourbillon, brevettata, che, per ottimizzare la compensazione degli effetti negativi della gravità sull'organo regolatore, è impostata sull'asse perpendicolare, e non parallelo, a quello del bilanciere, e completa un giro ogni trenta anziché sessanta secondi.

I cambiamenti di questo modello, rispetto alla versione 2016, riguardano l'impiego del blu delle lancette, anche sul rehaut e sulle impunture del cinturino in pelle.

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