Roma

Emergenza incendi Nel 2008 meno roghi nel Lazio

Emergenza incendi Nel 2008 meno roghi nel Lazio

L’augurio ovviamente è che anche quest’anno si possa raggiungere lo stesso risultato. Stiamo parlando dell’emergenza incendi che nel 2008 fortunatamente nella Regione Lazio ha segnato il passo. I dati arrivano direttamente da Legambiente che riporta numeri confortanti: i roghi sono infatti passati dai 778 nel 2007 a 347 nel 2008, con una diminuzione del 55%, che porta il Lazio dal 5° al 7° posto della classifica nazionale. Gli ettari bruciati scendono addirittura da 13.567 a 2.750, di cui 1.702 di superficie boscata e 1.048 non boscati, con un calo di quasi l’80%, e 7,9 ettari bruciati di media per ciascun incendio, contro i 17,4 dello scorso anno. Una fotografia positiva che emerge dal dossier «Ecosistema Incendi», grazie anche all’efficacia del sistema di contrasto messo in campo da parte dalle istituzioni, sia sul fronte della prevenzione che dei controlli, in particolare con la legge quadro 353/2000, con la preziosa collaborazione della Protezione Civile e del Corpo Forestale dello Stato, ed una più consapevole partecipazione della società civile alla tutela del territorio. «Dopo anni di emergenza incendi - afferma in una nota Cristina Avenali, direttrice di Legambiente Lazio - finalmente i dati vanno in controtendenza, con meno incendi e meno ettari bruciati, ma non bisogna abbassare l’attenzione, gli incendi boschivi restano uno dei pericoli maggiori rispetto alla salvaguardia del patrimonio ambientale laziale. Questo è il periodo più pericoloso, le ondate di calore con temperature alte rendono più alti i rischi, per questo chiediamo ai cittadini, in caso si avvisti un rogo, di stare lontano dalle fiamme e chiamare immediatamente il 1515, il numero gratuito di emergenza ambientale del Corpo Forestale dello Stato. Per prevenire gli incendi chiediamo anche a tutti di segnalare eventuali discariche abusive, visto che quel materiale si può trasformare in pericoloso combustibile per incendi».
Il 2008 è stato paricolarmente pesante comunque per la Provincia di Latina, con 1.228 ettari interessati, distribuiti su 22 Comuni, per un totale di 143 incendi, e per quella di Frosinone, con 909 ettari di superficie bruciata, per 30 Comuni coinvolti e 77 incendi registrati. Seguono, ma a distanza, Roma, del cui territorio sono andati in fiamme 252 ettari, distribuiti su 19 Comuni, per un totale di 64 incendi, Viterbo, con 299 ettari, 41 incendi e 16 Comuni, e Rieti, con 62 ettari per 8 Comuni e 22 incendi. In ambito comunale da segnalre le performances di Acquapendente (Vt) e Canale Monterano (Rm) che si sono talmente ben impegnati in campagne di informazioni specifiche nelle scuole e rivolte ai fruitori dei boschi da meritare, grazie alla piena applicazione della legge quadro 353/2000, la bandiera «Bosco Sicuro».
Un altro elemento che contraddistingue in positivo il Lazio sul fronte incendi è il catasto incendi. Si tratta di un sotware, realizzato dalla Forestale, che consentirà a tutti i Comuni di tenere sotto controllo la situazione del territorio, conoscere in tempo reale la condizione dei terreni grazie ad una mappatura delle zone, creare una classificazione dei roghi, verificare il rispetto del divieto decennale di edificazione sui terreni andati a fuoco, controllare le aree sensibili del territorio e predisporre i piani comunali di protezione civile. Il catasto delle aree bruciate è infatti uno degli strumenti più efficaci nella lotta alla piaga degli incendi boschivi, nel rispetto di una legge secondo la quale le zone boscate e i pascoli che sono stati percorsi dal fuoco non possono avere una destinazione diversa da quella preesistente all’incendio per almeno 15 anni.

Il sistema informatico sarà messo a disposizione dei Comuni laziali nel corso di una serie di incontri tenuti dal reponsabile della Protezione civile del Lazio Maurizio Pucci e dal Comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato Giacomo Saragosa.

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