Roma

Estate alle porte: vincenti, con un seno da copertina

Il dottor Alberto Armellini svela tutti i segreti della mastoplastica additiva per avere un decolté bello, naturale e sensuale in massima sicurezza

Con l'estate alle porte aumenta il desiderio delle donne di mostrare il proprio corpo e di farsi trovare pronte alla prova bikini. Le mode passano ma non per il seno, che da sempre rappresenta bellezza e sensualità. Così è fortemente aumentato il numero delle signore che si rivolgono al chirurgo plastico per realizzare il sogno di avere finalmente quel seno, che hanno sempre desiderato.
La letteratura, la pittura, il cinema, la pubblicità hanno riservato e continuano a riservare tante attenzioni al seno vestito, nudo o appena svelato, suscitando ammirazione e desideri. Parliamo di mastoplastica additiva con il dottor Alberto Armellini, famoso chirurgo della capitale, specialista in Chirurgia Plastica,Estetica e Ricostruttiva, Diplomato alla Scuola Internazionale di Medicina Estetica, che si divide fra il suo studio, Gianicolo Plastic Surgery Institute, e la California, dove collabora con il professor Terino pioniere di innovative tecniche chirurgiche.
«La mastoplastica additiva - spiega il dottor Armellini - è un intervento chirurgico che ha lo scopo di migliorare la forma, la consistenza e il volume di un seno, ed è tra le procedure chirurgiche maggiormente richieste da donne di tutte le età, ma soprattutto da donne con età compresa tra i 25 e i 45 anni. La prima visita è molto importante per capire i desideri della paziente e valutare tutti i parametri corporei che consentono una precisa programmazione dell'intervento».
Sempre più spesso in tv o sui giornali si vedono ragazze anche molto giovani con seni esagerati, da qui la necessità di rivolgersi a professionisti seri che sappiano soprattutto consigliare la paziente a fare la scelta più giusta.
«La chirurgia Plastica è una specialità seria della medicina - sottolinea il dottor Armellini - e necessita di tanta esperienza, grande abilità manuale, ma a differenza di altre specialità anche di buon gusto, spiccato senso del bello e dell'eleganza, qualità che non si apprendono ma si hanno o non si hanno». Fondamentale è spiegare e programmare l'intervento senza trascurare alcun particolare, educare la paziente sui comportamenti da tenere nel post-operatorio e seguire la paziente con esami clinici e strumentali costanti. «Personalmente desidero incontrare la paziente prima dell'intervento almeno tre volte, prendere in maniera accurata le misure e confrontarmi con i desideri che dovrò soddisfare - dice l'esperto -. Il rapporto medico-paziente svolge un ruolo fondamentale. La mia chirurgia, è una "chirurgia su misura", dove ad ogni singola paziente viene riservato il suo specifico e personale intervento. Nella chirurgia estetica in generale, ma soprattutto nella mastoplastica additiva la parola d'ordine è non esagerare e ricordarsi che un seno è bello se è in armonia con il resto del corpo. Le protesi di ultima generazione sono il risultato di una tecnologia di altissimo livello, consentono di ottenere un aspetto estremamente naturale e per uno stesso volume si possono scegliere almeno dodici differenti forme, in tal modo si riesce a soddisfare ogni desiderio».
Importantissimo è affrontare tale chirurgia in massima sicurezza e affidarsi solo ed esclusivamente a professionisti seri. La mastoplastica additiva è un intervento chirurgico, pertanto deve essere eseguito solo ed esclusivamente in sala operatoria di cliniche di qualità accertata, sempre in presenza dell'anestesista e di una equipe chirurgica al completo. «Tale intervento si può effettuare in day hospital, ma io consiglio sempre una notte di ricovero in modo da essere assistiti costantemente da personale altamente specializzato - conclude Armellini -. Ci si può sottoporre a questa iperazione in qualsiasi periodo dell'anno, basta sapere che non si può prendere il sole per circa un mese. È fondamentale ricordare e sottolineare, di rivolgersi solo ed esclusivamente a medici specialisti in chirurgia plastica,estetica e ricostruttiva, chiedere sempre al medico dove si è specializzato e perché no, farsi mostrare il diploma di specializzazione.

Evitare medici di altre specialità che ad un certo punto si reinventano chirurghi plastici».

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