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Afghanistan, scontro a fuoco: ucciso un soldato italiano

I nostri militari sono stati attaccati a sud di Herat mentre erano impegnati in un'operazione di pattugliamento con l'esercito afgano. Non ce l'ha fatta il caporale Tiziano Chierotti (24 anni) che è morto dopo essere stato operato all'addome. Il cordoglio del ministro Di Paola: "Era un ragazzo generoso e coraggioso. E tale si è dimostrato fino all’ultimo momento". La sinistra subito all'attacco: "I militari tornino a casa"

Afghanistan, scontro a fuoco: ucciso un soldato italiano

Un militare italiano, il caporale Tiziano Chierotti è stato ucciso, altri tre sono rimastri feriti in Afghanistan dopo uno scontro a fuoco con alcuni insorti, durante un’operazione congiunta con l'esercito afgano. Un militare afgano è rimasto ucciso. Lo scontro a fuoco è avvenuto intorno alle 13.40 locali nel distretto di Bakwa (GUARDA LA MAPPA) nella provincia di Farah (a sud di Herat). Il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola si è subito stretto alla famiglia Chierotti per la scomparsa di Tiziano. "Era un ragazzo generoso e coraggioso - ha commentato il ministro - e tale si è dimostrato fino all’ultimo momento".

I soldati italiani coinvolti erano impegnati in un'attività di pattugliamento nell’abitato del villaggio di Siav, a circa 20 km a ovest della base operativa avanzata "Lavaredo" di Bakwa, dov'è di stanza la Task Force South East costituita dal 2° reggimento alpini. All'improvviso sono stati attaccati con razzi Rpg e armi da fuoco leggere. La pattuglia ha subito risposto mettendo poi in sicurezza il villaggio e prestando soccorso ai feriti, che dopo meno di trenta minuti sono stati portati, grazie a un elicottero, nell’ospedale da campo di Farah. I quattro soldati attaccati sono del secondo Reggimento Alpini, di stanza nella caserma di San Rocco Castagnaretta, nel Cuneese. Le condizioni del caporale Tiziano Chierotti, ferito all’addome, sono apparse subito molto gravi: era stato evacuato in elicottero e trasportato in un ospedale militare da campo, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico, ma non c’è stato nulla da fare. Nato il 7 ottobre 1988 a San Remo, in provincia di Imperia, il Caporale Chierotti era effettivo dal 2008 al secondo Reggimento Alpini di Cuneo, inquadrato nella brigata alpina Taurinense. Gli altri tre alpini coinvolti nello scontro a fuoco e rimasti feriti hanno riportato lesioni alle gambe e non sarebbero in pericolo di vita.

"Sappiamo che questa fase della presenza italiana in Afghanistan è la più delicata e complicata", ha commentato Di Paola ricordando che il governo si è
impegnato a "rispettare le date del ritiro in accordo con gli alleati transatlantici, fino a completare la transizione verso le forze di sicurezza afgane". Dalla sinistra si è subito alzato l'appello a riportare i militari a casa.

Dal leader dell'Idv Antonio Di Pietro al segretario di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero ha invitato il governo ad "aprire la strada a un’azione diplomatica che parta dal ritiro delle truppe occidentali".

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