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Afghanistan, entro Natale altri 300 militari tornano a casa

Dalle 4mila unità di inizio 2012, i militari italiani scenderanno a 3mila. Il ministro della Difesa: "Transizione è realtà, è mutato il ruolo dei soldati"

Afghanistan, entro Natale altri 300 militari tornano a casa

Oltre 300 militari italiani torneranno dall’Afghanistan entro la fine dell’anno. Già dalla vigilia di Natale, il contingente scenderà a circa 3mila unità dalle 4mila schierate agli inizi del 2012. In un briefing con l ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, il generale Dario Ranieri, comandante del contingente italiano nell’ovest dell’Afghanistan, ha fatto sapere che l’operazione di rientro di uomini e mezzi sarà portata avanti nel pieno rispetto del programma sottoscritto dalla Nato e in base al processo di transizione della gestione della sicurezza in Afghanistan. Negli ultimi due mesi è, infatti, rientrato in Italia il 10% del totale del materiale dispiegato, due chilometri lineari di container e mezzi terrestri. Un’operazione che verrà conclusa nel 2014.

"Dal 22 dicembre il contingente dell’ovest scenderà a circa 3mila uomini", ha detto il generale Ranieri spiegando che la programmata riduzione va di pari passo con il processo di transizione, cioè il passaggio della responsabilità della sicurezza dalle forze Nato a quelle afgane. Nella regione occidentale la transizione è cominciata in trenta distretti su 43 e il ruolo dei militari italiani è sempre più quello di assistenza alle forze locali e addestrativo, più che operativo in senso stretto. Insieme al rimpatrio degli uomini prosegue anche quello dei mezzi, uno sforzo logistico imponente: da settembre sono stati riportati in Italia, via aereo e via nave, 187 veicoli e 153 container, pari ad oltre due chilometri lineari, il 10% del totale. "Si tratta di uno sforzo importante anche da un punto di vista finanziario", ha sottolineato Di Paola spiegando il perché nel decreto di rifinanziamento delle missioni l’Afghanistan ha un peso sempre rilevante, nonostante la contrazione di uomini.

Durante l'incontro coi militari italiani della base avanzata di Bala Baluk, Di Paola ha spiegato che i militari si trovano in presenza di una situazione completamente nuova: "Ormai la transizione è una realtà che si tocca con mano. Ed è cambiato il ruolo dei nostri militari impegnati". "La sicurezza in Italia si conquista grazie al vostro sforzo quotidiano", ha concluso Di Paola che si è detto orgoglioso dell'operato svolto dall'esercito italiano. A Bala Baluk, il ministro ha anche visitato un militare afgano rimasto ferito in scontri con gli insorti.

E il colonnello Riccardo Cristoni, comandante dell’area, ha spiegato come il ruolo degli italiani nell’area sia molto apprezzato anche per il pronto soccorso, nel quale sono impegnati due medici.

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