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All'attivista pachistana Malala Yousafzai il premio Sakharov

Il riconoscimento alla libertà di pensiero all'attivista sopravvissuta a un attentato dei talebani

All'attivista pachistana Malala Yousafzai  il premio Sakharov

Con voto unanime, l'organo del Parlamento europeo che riunisce tutti i capogruppo ha deciso di conferire all'attivista pachistana Malala Yousafzai il premio Sakharov. Il riconoscimento, che prende il nome dal dissidente sovietico, omaggia la libertà di pensiero.

Il presidente dell'Europarlamento Martin Schulz ha motivato la decisione spiegando che Malala "è una ragazza eroica". Il premio le verrà consegnato durante la sessione plenaria di novembre.

Originaria della valle dello Swat, Malala è diventata nota per il suo impegno nel promuovere il diritto all'istruzione per le ragazze in Pakistan, un ruolo che le è costato minacce di morte e un tentato omicidio da parte dei talebani.

Oggi sedicenne, da quando aveva 11 anni Malala scriveva un diario in cui raccontava la vita dei suoi concittadini sotto i talebani. Il 9 ottobre del 2012 fu colpita al collo e alla testa dai proiettili di un talebano, mentre tornava a casa in bus.

Portata in ospedale a Peshawar su un elicottero mobilitato dalla presidenza pachistana, la ragazzina fu trasferita all'estero, all'ospedale Queen Elizabeth di Birmingham, in Inghilterra.

Malala ha lasciato la clinica soltanto a febbraio 2013. Un mese dopo è tornata a studiare in Inghilterra. Ha scritto un libro autobiografico intitolato I'm Malala, pubblicato ieri, nel giorno del primo anniversario dell'attentato contro di lei. È candidata a un premio Nobel per la Pace, che ha detto di non meritare.

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