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Bergoglio, il Papa che piace anche ai gay

Per The Advocate, la più antica rivista della comunità gay americana, Bergoglio è la persona dell’anno

La copertina di "The Advocate" dedicata a papa Francesco
La copertina di "The Advocate" dedicata a papa Francesco

The Advocate, la più antica rivista della comunità gay americana, ha eletto papa Francesco a "persona dell’anno 2013". Il volto sorridente del Santo Padre campeggia sul numero di dicembre, con la citazione del Pontefice tra virgolette: "Se qualcuno è gay e cerca il Signore in buona fede, chi sono io per giudicare?".

Lo scorso 31 luglio, di ritorno da Rio de Janeiro, il Santo Padre aveva risposto al fuoco incrociato dei settanta cronisti presenti. Per oltre ottanta minuti aveva tenuto testa anche alle domande più scottanti. Tra queste anche quelle che riguardavano i gay e la presunta lobby omosessuale. "Si scrive tanto di lobby gay - aveva detto Francesco - io ancora non ho trovato nessuno che mi dia la carta d’identità in Vaticano. Dicono che ce ne siano. Ma si deve distinguere il fatto che una persona è gay dal fatto di fare lobby. Se è lobby non tutte sono buone. Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà chi sono io per giudicarla? Il catechismo della Chiesa cattolica dice che queste persone non devono essere discriminate ma accolte. Il problema non è avere queste tendenze, sono fratelli, il problema è fare lobby: appunto le lobby gay, d’affari, lobby dei politici, dei massoni, questo è il problema più grave". Queste parole sono bastate alla rivista americana per innalzare il Pontefice a "persona dell'anno".

Nell’edizione online The Advocate precisa che la "persona più influente del 2013" nella vita del popolo omosessuale non è stata scelta tra una personalità che "arriva dal nostro conflitto legale in corso", per il riconoscimento dei diritti dei gay, bensì dal "nostro conflitto spirituale". "Papa Francesco è il leader di 1,2 miliardi di cattolici in tutto il mondo... Piaccia o meno, ciò che dice fa la differenza", si legge nelle motivazioni date dalla rivista che sottolinea anche "il completo cambiamento di retorica di Papa Francesco da quella dei suoi due predecessori". In quanto Pontefice, Francesco "non ha ancora detto che la Chiesa cattolica sostiene le unioni civili.

Ma ciò che dice sul popolo Lbgt ha già avviato riflessione e costernazione nella sua chiesa".

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