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Brasile, "le donne con abiti corti meritano l'assedio sessuale"

Sondaggio choc: i vestiti provocanti giustificherebbero gli stupri

Brasile, "le donne con abiti corti meritano l'assedio sessuale"

In Brasile un sondaggio ha fatto scoppiare delle feroci polemiche sui costumi sociali della popolazione. Lo studio, condotto su un bacino di 3810 persone in 212 differenti città brasiliane dall'Istituto di ricerca economica applicata (Ipea), ha suscitato un polverone: secondo i dati raccolti, gran parte della popolazione afferma che se una donna va in giro troppo svestita o eccessivamente provocante, lo stupro non sarebbe poi così grave, in quanto forma "meritata" di assedio sessuale.

In base al sondaggio, il 58,5% delle persone intervistate ha detto di concordare totalmente (35,3%) o parzialmente (23,2%) con la frase "Se le donne si sapessero comportare, ci sarebbero meno stupri", a sottolineare come nella mentalità brasiliana il binomio secondo cui una donna vestita è casta e pura, mentre una svestita è per forza di cose colpevole e da punire sia ancora molto sedimentata. I dati raccolti - che fanno parte dello studio "Tolleranza sociale alla violenza contro le donne", condotto dall'agenzia - hanno inoltre indicato che il 65,1% concorda interamente (42,7%) o parzialmente (22,4%) con la frase "Donne che usano abiti che mostrano troppo il corpo meritano di essere attaccate".

Immediate le aspre polemiche, alcune delle quali dalle stesse brasiliane, che hanno sottolineato come lo stupro e la violenza sulle donne non possano essere lontanamente giustificate da minigonne e tacchi. Aparecida Goncalves, responsabile della segreteria di Contrasto alla violenza contro le donne, ha anch'essa duramente criticato i risultati del sondaggio, spiegando come "È l'idea della donna onesta, coperta, che ancora persiste nel Paese".

Insomma, niente top o calze a rete ai Mondiali del prossimo anno.

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