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La Cina condanna San Valentino

Il quotidiano organo del Partito comunista: offre un terreno fertile alla dissolutezza di alcuni membri del Partito Comunista, che sperperano denaro per compiacere partner e amanti

La Cina condanna San Valentino

San Valentino finisce sotto accusa. Succede in Cina. Infatti, il Quotidiano del Popolo ha scritto che la festa degli innamorati offre un "terreno fertile" alla dissolutezza di alcuni membri del Partito Comunista Cinese che sperperano denaro per compiacere le loro partner.

Come ha scritto AgiChina24, la ricorrenza più romantica dell’anno sembra essere entrata nel mirino della lotta alla corruzione cara al segretario generale del Pcc e futuro presidente della Repubblica Popolare, Xi Jinping.

Il quotidiano organo del Partito comunista fa addirittura nomi e cognomi di alti funzionari che hanno concesso alle loro amanti strappi alla regola molto costosi per San Valentino. I nomi sono quelli più noti: l’ex ministro delle Ferrovie Liu Zhijun al centro di un miliardario giro di tangenti, l’ex segretario politico di Shanghai Chen Liangyu, condannato nel 2006 a 18 anni di carcere per corruzione, ma soprattutto l’ex segretario politico di Chongqing, Bo Xilai.

Proprio quest’ultimo -al centro del più grande caso di epurazione politica cinese degli ultimi anni e ancora in attesa di giudizio- avrebbe avuto una relazione con la bellissima Zhang Ziyi, nota al grande pubblico per il suo ruolo in "Memorie di una geisha" di Rob Marshall.

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