Mondo

La Corte suprema discute il caso marò Rinvio al 28 agosto

New Delhi Una sezione della Corte Suprema indiana ha aperto ieri a New Delhi il dibattito sul ricorso italiano riguardante la sospensione del processo nello Stato meridionale del Kerala nei confronti dei marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, aggiornando poi l'udienza al 28 agosto.
In presenza degli avvocati che difendono i marò per conto dello Stato italiano, di quelli del governo centrale indiano e dello Stato meridionale del Kerala, il presidente della sezione, Altamas Kabir, ha proposto di dedicare la seduta del processo ai due militari italiani all'inquadramento generale dell'incidente avvenuto il 15 febbraio scorso in cui sono morti due pescatori indiani.
Intervenendo sul tema, l'avvocato di Latorre e Girone, Harish Salve, ha illustrato la posizione italiana e sottolineato come la presenza dei due militari a bordo della nave «Enrica Lexie» fosse una decisione presa dal governo di Roma sulla base di una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu riguardante la protezione delle navi nelle zone infestate dai pirati.

In particolare Salve ha sottolineato che in base all'accordo siglato dalle autorità governative con la Federazione degli armatori, i fucilieri della Marina dispiegati a bordo dei cargo e delle petroliere non erano sottomessi in situazione di emergenza al capitano dell'unità, ma operavano in ottemperanza a una legge del Parlamento italiano.

Commenti