Così i russi spiavano i leader del G20

Al vertice di San Pietroburgo, la Russia regalava chiavette Usb, ma erano microspie per rubare dati

Così i russi spiavano i leader del G20

Il Datagate si allarga a macchia d'olio. Dopo le tensioni tra Usa e Germania e dopo il caso Italia (un sito ha rivelato nel 2010 l'America intercettò in Italia 46 milioni di telefonate), adesso è la volta della Russia. Infatti, secondo quanto raccontato da La Stampa, i russi regalavano chiavette Usb ai leader del G20 presenti al vertice di San Pietroburgo. Solo che in realtà quei regali erano microspie con cui i russi intendevano rubare dati agli altri capi di Stato.

A denunciarlo, dopo il vertice di settembre, è stato il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. Tornato a Bruxelles dopo il G20, Van Rompuy avrebbe dato alcuni gadget ricevuti dai russi ai funzionari della sicurezza, che li passano ai servizi tedeschi.

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