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Fmi, perquisita la casa del direttore Lagarde

La casa parigina è stata perquisita nell’ambito dell’inchiesta aperta nel 2012 su un presunto abuso di potere della Lagarde, ai tempi in cui era ministro dell’Economia

Fmi, perquisita la casa del direttore Lagarde

La casa parigina della direttrice generale del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, è stata perquisita nell’ambito dell’inchiesta aperta nel 2012 su un suo presunto abuso di potere, ai tempi in cui era ministro dell’Economia.

L’inchiesta, a carico di ignoti, riguarda le modalità con cui è stato risolto il contenzioso tra l’uomo d’affari marsigliese Bernard Tapie e la banca Credit Lyonnais (Lcl), di proprietà pubblica al tempo dei fatti contestati.

Gli inquirenti stanno verificando se la decisione, presa dalla Lagarde, di affidare la sentenza sul caso a un tribunale, arbitrale e non a uno ordinario, sia stata legittima o un abuso di potere. Il caso Tapie-Lcl riguarda la consulenza che la banca diede all’uomo d’affari per la vendita del marchio Adidas, nei primi anni Novanta, e in particolare il fatto che l’istituto prima acquistò la società da Tapie, per poi cederla di nuovo a un prezzo ben più elevato.

Nel 2008, il tribunale arbitrale aveva riconosciuto a Tapie un risarcimento di 403 milioni di euro, riconoscendo che Lcl aveva agito in modo scorretto.

L’avvocato della Lagarde, Yves Repiquet, ha precisato che la sua assistita non è stata sentita dagli inquirenti e "non ha nulla da nascondere".

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