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In Ucraina governo e opposizione trovano un difficile accordo

Dopo una lunga trattativa firmata l'intesa. Il Paese verso elezioni anticipate e una riforma costituzionale

Un gruppo di poliziotti in tenuta anti-sommossa si allontana dal Parlamento ucraino
Un gruppo di poliziotti in tenuta anti-sommossa si allontana dal Parlamento ucraino

La trattativa è stata lunga e complicata, ma alla fine il governo ucraino e l'opposizione hanno raggiunto un accordo per traghettare il Paese verso le elezioni e cercare di mettere fine alle violenze, che negli ultimi giorni hanno causato almeno 75 vittime e un gran numero di feriti.

Un negoziato mediato dai ministri degli Esteri di Polonia, Germania e Francia ha portato alla definizione delle linee guida per i prossimi mesi. L'Ucraina andrà a elezioni anticipate, ma prima si costituirà un nuovo esecutivo di unità nazionale.

Trovato l'accordo anche sul ritorno alla Costituzione del 2004, approvata dopo la Rivoluzione arancione e a poteri limitati per il presidente, come pure un'amnistia "incondizionata" per i manifestanti. Il Parlamento ha votato per le dimissioni del ministro dell'Interno, accusato delle violenze contro i manifestanti e approvato una riforma del codice penale che potrebbe aprire la strada alla fine della detenzione di Iulia Timoshenko, ex premier e leader d'opposizione.

Soddisfazione del presidente Ue, Herman van Rompuy, che ha però sottolineato quanto sia urgente "trasformare le parole in fatti". Mosca non ha sottoscritto l'accordo mediato dall'Europa, ma in una nota ha detto di essere pronta a dare assistenza per stabilizzare la situazione.

I "volontari" dalle città a Ovest

Questa mattina, secondo quanto scritto dall'agenzia di stampa Interfax, a Kiev sarebbero arrivati anche alcuni pullman di poliziotti provenienti da Leopoli, la città più grande dell'ovest ucraino. Gli uomini si sono uniti ai dimostranti del Maidan, a ulteriore dimostrazione di come la parte occidentale del Paese sia storicamente piuttosto distante dalla posizione del governo centrale guidato da Viktor Ianukovich.

Secondo il New York Times, che ha raccolto la testimonianza di una psicologa, Oksana Medved, volontaria in un centro di reclutamento a Leopoli, circa 600 persone si registrano ogni giorno, dall'inizio della protesta,

538em;">per partire per il Maidan di Kiev.

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