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Iraq, 500mila persone in fuga da Mosul. Ufficiali: "Presa Tikrit"

I civili abbandonano la città conquistata dai jihadisti dello Stato islamico

Civili di Mosul si allontanano dalla città occupata dall'Isis
Civili di Mosul si allontanano dalla città occupata dall'Isis

Sono oltre 500mila i cittadini iracheni che da ieri stanno abbandonando Mosul in direzione della regione autonoma del Kurdistan iracheno. La città, la seconda più grande del Paese, è stata conquistata ieri dalle milizie jihadiste dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante, che ha cacciato le forze di sicurezza di Baghdad. Accanto a loro si muoverebbero anche altre formazioni ribelli sunnite.

Mosul è caduta insieme ad altre città della provincia di Ninive, Salahuddine e dell'Anbar. I jihadisti avrebbero sotto controllo anche dell'area petrolifera di Baiji e l'area di Kirkuk, dove si stanno dispiegando le milizia peshmerga curde.

Combattimenti su larga scala sono in corso a Tikrit, che secondo ufficiali iracheni sarebbe già caduta nelle mani dei jihadisti. La città si trova a metà strada tra Mosul e la capitale Baghdad, da cui dista non più di 150 chilometri. Combattimenti anche alle porte di Samarra, uno dei luoghi santi dell'Islam sciita.

Il gruppo guidato da Abu Bakr al-Baghdadi è ufficialmente slegato da al-Qaeda, che ne ha negato l'affiliazione e controlla un territorio che si estende tra Iraq e Siria, dove combatte contro il regime di Bashar al-Assad. Considerata la formazione più brutale nel vasto panorama che si oppone a Damasco.

Le reazioni

Il premier iracheno Nouri al Maliki, dopo che le forze di Baghdad sono fuggite da Mosul, ha chiesto che sia dichiarato lo stato d'emergenza e promesso di armare i civili che decideranno di mobilitarsi contro gli estremisti.

Il ministro degli Esteri iracheno Hoshyar Zebari ha chiarito che "ci sarà una stretta collaborazione tra Baghdad e il governo regionale del Kurdistan". Il premier della regione autonoma del Kurdistan, Nechirvan Barzani, aveva accusato il governo di non avere permesso ai combattenti curdi di intervenire a Mosul.

Jennifer Psaki, portavoce del dipartimento di Stato statunitense, ha detto che gli Stati Uniti "si tengono pronti" ad aiutare l'Iraq e a lavorare "con il governo e le autorità nel Paese per dare una risposta unita all'aggressione".

Gli ostaggi turchi

Gli estremisti hanno preso in ostaggio a Mosul il console turco e il suo staff, 49 persone in totale. Il ministro degli Esteri turco, Ahmet Davutoglu, ha minacciato da New York rappresaglie contro lo Stato islamico se sarà fatto loro del male.

Le autorità di Ankara hanno sottolineato che era stato già dato da alcuni giorni l'ordine d'evacuazione, mai eseguito per i rischi legati ai combattimenti nella zona.

Il governo turco ha chiesto una riunione d'emergenza della Nato per affrontare la situazione irachena.

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