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Khamenei approva l'operato di Rohani ma non si fida degli Usa. E attacca Israele

La guida suprema iraniana apprezza gli sforzi diplomatici del presidente. Ma su Washington: "Governo circondato dalla rete sionista internazionale"

Khamenei approva l'operato di Rohani ma non si fida degli Usa. E attacca Israele

Un colpo al cerchio e uno alla botte. È la strategia dell'ayatollah Khamenei, guida suprema iraniana, che da un lato esprime il proprio "sostegno" alla linea diplomatica adottata con la comunità internazionale dal presidente Hassan Rohani, dall'altro lo bacchetta manco fosse uno scolaretto. Del resto è un po' un gioco delle parti. Parlando a una cerimonia delle Forze armate a Teheran, la massima espressione del clero sciita ha espresso apprezzamento circa l'operato di Rohani: "Sosteniamo la mossa diplomatica del governo e attribuiamo importanza ai suoi sforzi diplomatici e sosteniamo il recente viaggio" alle Nazioni Unite, con particolare riferimento al programma nucleare del paese. Come riporta PressTv, tuttavia, Khamenei si dice pessimista in merito alle reali intenzioni del governo statunitense, che definisce "arrogante, inaffidabile e non degno di fiducia". Khamenei ci tiene a mantenere le distanze e, proprio per questo, sottolinea che l’amministrazione Usa è sotto il controllo della "rete sionista internazionale". Come riferisce l’agenzia semi-ufficiale iraniana Isna, Khamenei ha detto fra l’altro che "non c’è fiducia" negli Stati Uniti dato che "si sentono sempre superiori e infrangono tutte le promesse" sotto la pressione dei "sionisti". Khamenei poi rincara la dose all’indomani delle minacce del governo di Israele di agire da solo contro il programma nucleare di Teheran: "Abbiamo sentito minacce ripetitive e disgustose da parte di nemici della nazione iraniana. La nostra risposta a qualsiasi furberia sarà grave e dura".

Critiche sulla telefonata Obama-Rohani

Senza citarla esplicitamente, Khamenei ha criticato la storica telefonata che il presidente iraniano Rohani ha accettato da parte del presidente americano Barack Obama la settimana scorsa. "Naturalmente, secondo noi, una parte di ciò che è avvenuto durante il viaggio a New York era fuori luogo", ha detto Khamenei senza precisare meglio.

Sostanzialmente, però, viene approvato l'operato diplomatico del presidente e dei suoi uomini.

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