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Marò, il governo promette: "Intensificheremo gli sforzi per farli tornare in Italia"

Il segretario generale Garofoli a Taranto per incontrare i familiari di Latorre. De Mistura: "Chiuderemo l'inchiesta ad agosto"

I due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone
I due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone

"Intensificheremo ulteriormente" gli sforzi per risolvere la vicenda di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati in India per l'omicidio di due pescatori.

A prometterlo è Roberto Garofoli, segretario generale di Palazzo Chigi, che è andato a Taranto per manifestare la vicinanza del premier Enrico Letta e di tutto il governo e per ribadire alla famiglia Latorre "l'impegno dell'esecutivo" a proseguire "con determinazione e fiducia, le azioni intraprese per riportare i due militari presto a casa".

"Li ho sentiti stamattina, stanno bene. Sono al lavoro, anche se non so sinceramente in cosa consista questo lavoro", ha raccontato il nipote di Latorre Christian D’Addario, "Certo sono fiduciosi come noi che tutto possa avere un punto di arrivo. Ormai non usiamo più la parola fine: con tutti questi continui rinvii, sappiamo che questa vicenda non potrà finire dall’oggi al domani. Ma speriamo che finisca quanto prima".

"Tutto indica un volontà di finire l’inchiesta in agosto", ha assicurato intanto l’inviato speciale del governo Staffan de Mistura.

"La questione della audizione dei quattro marò è stata spiegata da me con fermezza e sono sicuro che troveremo una formula alternativa seguendo alcune procedure formali", ha precisato a proposito della richiesta della polizia indiana di interrogare gli altri fucilieri del team anti pirateria della Enrica Lexie.

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