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«Nei nostri villaggi non si corre alcun pericolo»

Nardo Filippetti è il fondatore di Eden Viaggi e presidente di Astoi, l'associazione di categoria di Confindustria che rappresenta i tour operator italiani.
Il raid aereo è una minaccia per il turismo del Mar Rosso?
«Per capire quello che è successo bisogna conoscere il territorio: in quella zona ci sono sempre state tensioni, come in tutte le terre di frontiera, ma tra il Sinai e le zone turistiche c'è un'area desertica. E non ci passa certo l'alta velocità».
Bisogna sdrammatizzare?
«Di certo non bisogna ingigantire il problema. Anche perché fare del terrorismo psicologico non giova a un Paese che è in fase di democratizzazione e che vive di turismo».
Ma i vostri clienti sono tranquilli?
«In questo momento ci sono 8500 turisti nella zona partiti con tour operator italiani e sono tutti sereni. Del resto chi sceglie un tour operator lo fa per avere delle garanzie: noi monitoriamo costantemente il territorio rimanendo in contatto con la Farnesina».
Secondo il neo ministro del Turismo non ci sono state cancellazioni…
«Confermo. Eden Viaggi avrà ricevuto al massimo tre telefonate da parte di persone che volevano solo essere rassicurate. Questo è tutto».
C'è qualche precauzione che un turista deve seguire?
«Il Mar Rosso è sempre stato un luogo dove si passano vacanze stanziali, all'interno di un villaggio. E il villaggio è un posto sicuro».
Ma il Mar Rosso continua a attrarre turisti? In Italia si è registrato un calo dei flussi...
«Non ci sono i numeri che si registravano prima della primavera araba, ma la meta continua a essere molto invitante.

Anche perché il rapporto qualità-prezzo è parecchio vantaggioso».

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