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Nigeria, ecco perché gli occidentali sono sempre nel mirino dei terroristi

Sventato il rapimento di un altro italiano. Dall'instabilità politica alla nascita dei gruppi armati, ecco perché gli occidentali sono sempre nel mirino

Nigeria, ecco perché gli occidentali sono sempre nel mirino dei terroristi

Mentre Franco Lamolinara veniva ucciso dai rapitori, sempre in Nigeria un altro italiano, Renzo Galvagni, sfuggiva al sequestro ad Asaba, nel delta del Niger. Lo riporta il quotidiano online Vanguard, secondo cui un uomo sarebbe stato arrestato dalla polizia nigeriana per il tentato rapimento dell'ingegnere, che lavora per una società locale. L'italiano è stato salvato mentre i suoi rapitori cercavano di spingerlo con la forza sulla loro auto. In un primo momento i rapitori sono fuggiti, ma ieri gli agenti ne hanno rintracciato uno. "Abbiamo arrestato uno degli esecutori del tentato rapimento, che ha anche confessato e fatto i nomi dei complici - ha detto un portavoce - La polizia può garantire che saranno tutti arrestati".

Non è la prima volta che nel Paese dell'Africa centrale vengono rapiti italiani e stranieri in generale. A causa di una instabilità politica che va avanti dagli anni '60, l'economia nigeriana si basa quasi esclusivamente sullo sfruttamento del petrolio, ad appannaggio delle multinazionali. Proprio l'instabilità politica ha portato la nascita di movimenti militanti come il Mend (Movimento per l'emancipazione del Delta del Niger), quello che fino a qualche anno fa era il più organizzato e militarizzato dei gruppi di lotta armata del Delta del Niger (a maggioranza cristiano). Parallelamente negli ultimi anni nel nord del Paese (a maggioranza islamica) è cresciuto e si è strutturato il gruppo dei Boko Haram, estremisti islamici da sempre in lotta contro l'occidente e l'occidentalizzazione dei costumi.

Questo movimento è in contrasto con il presidente nigeriano Goodluck Jonathan, cristiano, che sta portando avanti una politica anti jihadista.

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