Mondo

Nuovo stop per l'Enrica Lexie L'udienza slitta a venerdì

Il mercantile italiano non può ancora lasciare il porto di Kochi a causa di uno slittamento nei tempi processuali

Nuovo stop per l'Enrica Lexie L'udienza slitta a venerdì

La Enrica Lexie potrà lasciare il porto di Kochi in pochi giorni. Il mercantile italiano, che questa mattina sembrava sul punto di lasciare le acque indiane, dovrà attendere ancora. 

Il sì alla partenza della Enrica Lexie era giunto dalla Marina Mercantile Indiana, alla quale aveva chiesto un parere in merito l'Alta Corte del Kerala, chiamata a giudicare sulla vicenda dei due marò. Secondo The Indu, quotidiano locale, le autorità competenti avevano dato il via libera al rilascio della nave. Unica condizione posta che l'armatore, se richiesto, facesse comparire comandante, membri dell'equipaggio e della sicurezza davanti alle autorità per ulteriori sviluppi delle indagini.

L'Alta Corte ha però rinviato a venerdì prossimo l'esame della petizione per il rilascio, inizialmente fissato per oggi pomeriggio. Lo slittamento è stato causato da un prolungamento nei tempi del dibattimento sul ricorso relativo alla giurisdizione. Si aspetta ancora una decisione che dirima una volta per tutte la questione. Secondo fonti legali il giudice darà una risposta in merito tra una settimana. A poco sono servite le lamentele del legale dell'armatore della Enrica Lexie , che ha fatto presente come la compagnia di navigazione Fratelli D'Amato spenda 530mila euro per ogni giorno di stop della nave nel porto di Kochi.

Il giornale indiano rivela anche dettagli dell'inchiesta, riportando quanto contenuto in un comunicato del Dipartimento della marina mercantile e sottolinea come la sparatoria nella quale rimasero uccisi i due pescatori indiani non sia stata in nessun modo "provocata". "Anche se il mercantile avesse percepito una minaccia", riferisce il quotidiano, avrebbe potuto evitarla facilmente con delle manovre evasive, senza aprire il fuoco.

Gli inquirenti sarebbero quindi giunti alla conclusione che i due marò, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, abbiano deciso di sparare senza consultarsi con l'ufficiale di rotta.

Commenti