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Il Papa: "Non escludere la fede dalla vita sociale"

Bergoglio: "Far crescere l’umanizzazione integrale e la cultura dell’incontro e della relazione è il modo cristiano di promuovere il bene comune"

Il Papa: "Non escludere la fede dalla vita sociale"

"Il cristianesimo unisce trascendenza e incarnazione; rivitalizza sempre il pensiero e la vita, di fronte alla delusione e al disincanto che invadono i cuori e si diffondono nelle strade". Per questo anche oggi la fede può "fecondare un processo culturale fedele all’identità brasiliana e costruttore di un futuro migliore per tutti". Lo ha riaffermato Papa Francesco nel discorso alle elite del Brasile, sottolineando che "il comune sentire di un popolo, le basi del suo pensiero e della sua creatività, i principi fondamentali della sua vita, i criteri di giudizio in merito alle priorità, alle norme di azione, poggiano su una visione integrale della persona umana".

"Questa visione dell’uomo e della vita così come è propria del popolo brasiliano, ha ricevuto molto - ha rivendicato Francesco - dalla linfa del Vangelo, attraverso la Chiesa Cattolica: anzitutto la fede in Gesù Cristo, nell’amore di Dio e la fraternità con il prossimo". "Ma la ricchezza di questa linfa deve essere pienamente valorizzata", ha scandito Bergoglio citando "l’amato Papa Benedetto XVI nel discorso inaugurale della V Conferenza Generale dell’Episcopato Latinoamericano, ad Aparecida" (nel 2007, ndr). Per Francesco, "far crescere l’umanizzazione integrale e la cultura dell’incontro e della relazione è il modo cristiano di promuovere il bene comune, la gioia di vivere. E qui - ha concluso - convergono fede e ragione, la dimensione religiosa con i diversi aspetti della cultura umana:

538em;">arte, scienza, lavoro, letteratura".

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