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Parla la moglie pachistana: in quel periodo anche 5 traslochi indisturbati

Parla la moglie pachistana: in quel periodo anche 5 traslochi indisturbati

New YorkDopo l’11 settembre, mentre era braccato da Cia e servizi pachistani (dove però qualcuno faceva il doppiogioco), Bin Laden è riuscito a farla franca per quasi 10 anni muovendosi con tre mogli al seguito, divenendo padre di quattro bambini (tutti nati in ospedali pachistani), cambiando cinque diverse abitazioni tra Karachi, la capitale Islamabad, Peshawar e il distretto di Swat, vera roccaforte telebana dove vige tuttora la sharia, la legge coranica. E mentre la speciale task force della Cia lo cercava nella regione tribale del Pakistan, quella montuosa al confine con l’Afganistan, lui e il suo seguito si muovevano indisturbati nei quartieri periferici delle grandi città pachistane senza mai dare nell’occhio. A volte dovevano prendere in affitto ben due abitazioni, perché alla già numerosa famiglia si aggiungevano informatori e membri di Al Qaeda. I particolari e tutti gli spostamenti dei 10 anni vissuti da Bin Laden dopo la fuga dall’Afganistan, sono stati raccontati dalla moglie più giovane e sua favorita, Amal Ahmad Adbul Fateh, una pachistana di 30 anni che sta collaborando attivamente da oltre un anno con la polizia e i servizi segreti del Pachistan, mentre è agli arresti domiciliari con le altre due consorti del leader di Al Qaeda: le saudite Kharia Hussain Sabir e Siham Shafir, per nulla «cooperanti». Che tra loro e la giovane e intraprendente Amal, che in clandestinità ha dato ben tre figli a Bin Laden, ci fossero liti e dissapori era storia nota. Amal Era la favorita perché è una donna dal carattere forte, una vera combattente. «Sin da bambina volevo sposare un mujahid e ho lasciato a 18 anni la mia Karachi per raggiungere Kandahar, vera base di Al Qaeda in Afganistan, dove sono andata a vivere con Bin Laden e le sue due mogli in una grande fattoria», ha spiegato Amal alle autorità pachistane, che hanno compilato un rapporto destinato a rimanere top secret, ma pubblicato prima da un quotidiano pachistano e poi dal New York Times.
Amal ha raccontato che dopo l’invasione dell’Afganistan, Bin Laden, mogli e figli si sono divisi per ritrovarsi assieme nove mesi dopo, cambiando diverse abitazioni, a Karachi dove ha dato la luce la prima bambina Safia. E soltanto nel maggio 2005 tutta la famiglia è andata a vivere ad Abbottabad, dove Amal ha dato alla luce altri due bambini: Zainab nel 2006 e Hussein nel 2008. «Davo sempre generalità false in ospedale e 3/4 ore dopo il parto tornavo a casa», ha raccontato Amal che per ben 6 anni ha vissuto con Bin Laden e tutta la famiglia allargata ad Abbottabad senza problemi, a pochi chilometri dall’accademia della polizia locale, sino all’irruzione della Delta Force. «Non potevano usare il telefono - ha detto Amal -, per il resto avevamo una vita normale».

A parte le liti feroci con le due moglie saudite.

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