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Pescatore ucciso da nave Usa, I'India chiede indagine

Si rischia l’incidente diplomatico tra Stati Uniti e India, dopo che dalla nave da guerra Usns Rappahannock, nel Golfo Persico, è stato aperto il fuoco contro alcune piccole imbarcazioni che si erano avvicinate troppo. L'India ha chiesto un'indagine agli Emirati Arabi Uniti. Il caso ricorda da vicino l'incidente che ha visti coinvolti i due marò italiani

Pescatore ucciso da nave Usa, I'India chiede indagine

L’India ha chiesto agli Emirati Arabi Uniti di fare luce sull’uccisione di un pescatore del Tamil Nadu, stato a sud del paese, e sul ferimento di altri tre da parte di una nave militare Usa. L'episodio è avvenuto ieri nel porto di Jebel Ali, il più grande del Medio Oriente, usato di frequente dalla Marina militare Usa ma frequentato anche da pescherecci locali. La famiglia dell'uomo ucciso ha chiesto aiuto alle autorità indiane per rimpatriare il corpo e anche un risarcimento. L'India vuole anche un’inchiesta che faccia piena luce su quanto accaduto: la richiesta è stata inoltrata dall’ambasciatore indiano ad Abu Dhabi. Le autorità degli Emirati fin da subito hanno annunciato un’indagine sull'incidente.

Gli Stati Uniti hanno espresso rammarico per la morte del pescatore e il ferimento degli altri tre. Secondo quanto riferito dalla Cnn-Ibn,
l’ambasciatrice statunitense a New Delhi, Nancy Powell, ha parlato telefonicamente con il segretario indiano agli Esteri Ranjan Mathan per porgere le proprie condoglianze. Fonti militari americane sostengono di aver fatto fuoco sul peschereccio, con equipaggio indiano, perché
l'imbarcazione si stava avvicinando troppo e dopo aver lanciato diversi avvertimenti in base alla procedura stabilita in questi casi.

L’incidente ricorda quello avvenuto lo scorso 15 febbraio al largo delle coste del Kerala, in India, che ha coinvolto i due marò italiani, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, a bordo della nave italiana Enrica Lexie, arrestati per l’omicidio di due pescatori scambiati per pirati.

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