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Roma e Washington d'accordo: per la Siria serve soluzione politica

Il segretario di Stato Usa: "Vogliamo la fine di questo massacro". Bonino: "L'Italia può facilitare i ponti con il mondo arabo"

Roma e Washington d'accordo: per la Siria serve soluzione politica

Il segretario di Stato Usa, John Kerry, ha incontrato il presidente del Consiglio, Enrico Letta e, a seguire, il ministro degli Esteri Emma Bonino. Il premier ha illustrato gli obiettivi del governo italiano: la lotta alla disoccupazione giovanile, la crescita e l’unione bancaria in vista del Consiglio Ue di giugno. Letta e Kerry si sono trovati subito d'accordo sulla realizzazione di un'area di libero scambio tra Unione europea e Stati Uniti (Trade transatlantic investment partnership). Un'area che va promossa rapidamente nell’interesse di entrambi contraenti. Un breve accenno, poi, sulla situazione in Siria e in Libia e il processo di pace in Medio oriente. Subito dopo Kerry si è spostato alla Farnesina, per un faccia a faccia con la sua omologa, Emma Bonino. "Sono molto impressionata - ha detto il ministro degli Esteri - dal dinamismo dell’amministrazione Usa" per portare avanti il processo di pace in Medio Oriente. Per un rilancio del negoziato israelo-palestinese ho voluto sottolineare alle parti - ha detto la Bonino - che siamo davanti "all'ultima chance possibile".

Siria, serve una soluzione politica

"Sappiamo che il corso delle cose in Siria non è sostenibile e se non ci sarà una leadership e un processo di conciliazione seguiranno solo distruzione, un peggioramento della crisi umanitaria con un rafforzamento degli estremisti e la possibilità che le armi chimiche cadano nelle mani sbagliate", ha detto il segretario di Stato Usa J, ribadendo la necessità di una "soluzione politica" in Siria. E per il capo della Farnesina "bisogna fare presto" a trovare una soluzione anche "per evitare lo spill over, cioè il contagio, del conflitto nelle altre aree della regione".

Il ruolo dell'Italia

La Bonino ha assicurato a Kerry che l'Italia può "avere rapporti con il mondo arabo" che possono aiutare a costruire "ponti" a tutti i livelli, che facilitino una soluzione tra israeliani e palestinesi. "Ci auguriamo - ha aggiunto - che l’intera Europa sostenga questo sforzo diplomatico" degli Stati Uniti per il rilancio del processo di pace in Medio Oriente. Nell’incontro con il ministro degli Esteri giordano, Nasser Judeh, fa sapere la Bonino, "ho appreso che 2mila profughi siriani varcano il confine giordano ogni notte. Senza parlare dei numeri esorbitanti in Liban o e Turchia". "Per Kerry la soluzione della crisi siriana non è più assistenza umanitaria ma politica. È la soluzione politica - ha spiegato - che riduce la crisi umanitaria stessa.

Dobbiamo porre fine a questo spargimento di sangue, vogliamo la fine di questo massacro".

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