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"Sei come Hitler", "E tu sei debole": insulti tra Clinton e Putin

È guerra di insulti tra Hillary Clinton e Vladimir Putin

"Sei come Hitler", "E tu sei debole": insulti tra Clinton e Putin

“Sei come Hitler”, “E tu sei debole e senza argomenti”. È guerra di insulti tra Hillary Clinton e Vladimir Putin. E mentre i rapporti tra Barack Obama e il leader russo sono ai minimi termini (di fatto non vogliono neanche farsi fotografare per una formale stretta di mano) anche il feeling con colei che potrebbe diventare il prossimo presidente degli Stati Uniti è pari allo zero. Lo scontro tra i due è iniziato qualche settimana fa e a partire lancia in resta contro l’ex agente del Kgb è stata proprio la Clinton, paragonando la politica estera del Cremlino sull’Ucraina a quella di Adolf Hitler.

“Stessa politica con le minoranze” – ha attaccato l’ex first lady - “i russofoni ora nell'Ucraina Orientale come i tedeschi nei Sudeti nello scorso secolo. Stessa volontà di potenza”. Per la Clinton “tutto questo ha un'aria familiare”, per poi aggiungere:“È quello che Hitler ha fatto negli anni Trenta. Hitler continuava a dire che i tedeschi, i discendenti dei tedeschi in posti come la Cecoslovacchia e la Romania non erano trattati bene". Putin le ha risposto a tono dopo qualche settimana, intervistato l’altro ieri da alcune emittenti francesi: “Quando le persone spingono le barriere troppo in là non è perché sono forti, ma perché sono deboli” ha dichiarato il presidente russo, precisando poi che “è meglio non discutere con le donne”.

Il leader del Cremlino ha anche rincarato la dose: “Quando ascolto commenti così estremisti” ha detto riferito al paragone con Hitler, “significa solo che chi li pronuncia non ha argomenti validi”. Hillary ha controreplicato definendo Putin “un leader permaloso e dispotico”. La Clinton è già proiettata alle presidenziali e in questa fase punta a distinguersi da Obama, la cui popolarità è al minimo. L’opposizione repubblicana lo accusa di non mostrare a sufficienza i muscoli per tenere testa alla Russia, un ragionamento che l’americano medio in gran parte condivide. La Clinton lo sa e mostra il suo volto più intransigente. L’ex segretario di Stato ha anche diffuso alcune anticipazioni del suo attesissimo libro "Hard Choices", dove racconta gli anni in cui ha guidato la diplomazia americana. Nel libro Putin è descritto come un vero e proprio dittatore pronto a reprimere ogni forma di dissenso e dibattito. E sulla situazione in Ucraina in "Hard Choices" la Clinton lancia un monito. Secondo l’ex first lady Putin non ha invaso l’est del Paese non di certo perché “ha perso l'appetito per più potere, territori ed influenza”.

E un domani molto vicino potrebbero essere uno alla Casa Bianca e l’altro al Cremlino.

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