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Siria, 40mila morti in 20 mesi Bombe vicino ospedale di Aleppo: 15 vittime

Gli aerei di Assad bombardano un edificio vicino all'ospedale cittadino. Un nuovo conteggio dei morti porta a 40mila le persone uccise dall'inizio del conflitto. 36 i giornalisti, un record negativo per Damasco, prima nella tragica classifica

Profugo vicino al confine con la Turchia
Profugo vicino al confine con la Turchia

L'ultimo di una serie di bombardamenti lanciati dall'aviazione di Damasco colpisce pesantemente un edificio vicino all'ospedale di Aleppo, nel nord della Siria. La clinica, che nei mesi scorsi è già stata più volte bersagliata dagli attacchi aerei, in passato era di proprietà di un imprenditore vicino al presidente Assad.

L'ultimo attacco - secondo Rami Abdul-Rahman, direttore dell'Osservatorio siriano per i diritti umani - ha causato non meno di 15 vittime. Undici di queste sarebbero combattenti ribelli, ma tra i morti ci sarebbero anche una ragazzina e due bambini. A poco più di 500 metri dal fronte dei combattimenti, l'ospedale e l'edificio colpito oggi si trovano in un quartiere di Aleppo pesantemente colpito dalle bombe.

40mila vittime: strage di civili e giornalisti

L'Osservatorio ha aggiornato oggi anche il bilancio del conflitto in Siria. Negli ultimi venti mesi sarebbero state uccise 40mila persone. Più di 28mila (28.026) i civili colpiti dagli scontri tra lealisti e ribelli.

Secondo l'Ipi (International Press Institute), tra le vittime del conflitto - dal 2012 ad oggi - ci sono anche 36 giornalisti. La cifra fa della Siria lo stato attualmente più pericoloso per i professionisti dell'informazione, più della Somalia e di Messico, Pakistan e Filippine. Nell'ultimo anno i reporter uccisi sono stati 119. Un numero così elevato non si registrava dal 1997.

Confine con la Turchia: curdi e ribelli

A Ras al-Ayn, città siriana al confine con la Turchia, continuano le tensioni tra i ribelli e i combattenti curdi, giudicati da quanti si oppongono al regime di Assad solidali con il regime. Nella stessa zona si trovano in questo momento tanto le forze vicine al fondamentalismo islamico, compresi gli uomini di al-Nusra, quanto miliziani del Comitato di protezione del popolo curdo (Ypg), che altro non è che il braccio armato del Partito dell'Unione democratica curda (Pyd). A sua volta il Pdy è il "distaccamento" in Siria del Pkk del Kurdistan.

Al momento - secondo uno spettro della situazione che ancora una volta fornisce l'Osservatorio siriano - ribelli e curdi si sarebbero divisi il controllo della città.

A nord ed est il controllo è affidato ai curdi, circa 400, mentri a sud e ovest il comando è affidato ai gruppi ribelli fondamentalisti.

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