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Strage di Tolosa, il killer potrebbe colpire ancora Sarkozy: "Mostro in libertà"

Un testimone ha visto che l'assassino aveva una piccola telecamera mentre sparava all’impazzata, uccidendo tre bimbi e un maestro. Minuto di silenzio in tutte le scuole. Sarkozy: "Un mostro è in libertà". Su un sito neonazista, lista di proscrizione: ci sono professori e giornalisti italiani

Strage di Tolosa, il killer  potrebbe colpire ancora Sarkozy: "Mostro in libertà"

La Francia non si è ancora ripresa dallo choc per la strage di ieri, a Tolosa, in cui sono morti tre bambini e un insegnante nella più grande scuola ebraica della città. Il killer ha usato la stessa arma con cui, alcuni giorni fa, aveva fatto fuoco uccidendo tre parà di origine araba a Tolosa e Montauban. Un testimone oculare ha detto che l'assassino aveva una piccola telecamera attaccata al collo mentre sparava all’impazzata contro bambini e genitori di fronte alla scuola. Il ministro degli Interni francese Claude Gueant ha detto che gli inquirenti non sono ancora in grado di confermare l’identità dell’autore della strage.

Quello che sembra possibile è invece che l’autore delle stragi "possa passare di nuovo all’azione". A dirlo è stato il procuratore di Parigi, François Molins, durante una conferenza stampa, sottolineando che l’assassino di Tolosa e Montauban si sente "braccato".

Minuto di silenzio nelle scuole

In tutta la Francia le scuole oggi osservano un minuto di silenzio in memoria delle vittime. E nella regione del Midi Pirenei le autorità hanno elevato l’allerta antiterrorismo al livello rosso, il massimo della scala. Anche Nicolas Sarkozy ha voluto omaggiare le vittime visitando una scuola di Parigi e chiedendo a tutti i bambini del Paese di ricordare i morti nella strage. Il presidente francese ha detto ai giovani studenti che le vittime della strage "sono esattamente come voi" e l'attacco "sarebbe potuto accadere qui". "Un mostro è ancora in libertà in Francia" e le autorità lo troveranno. "Ci sono esseri - ha proseguito Sarkozy - che non hanno alcun rispetto per la vita. Quando afferri una ragazzina per infilarle un proiettile in testa, senza lasciarle nemmeno una possibilità di salvarsi, allora sei un mostro. Un mostro antisemita, ma prima di tutto un mostro".

La stampa: i neo nazisti non c'entrano

Alto, tatuato e vestito di nero: è questo l’identikit dell’uomo che ha sparato. Potrebbe far parte di un gruppo neonazista. Ma gli investigatori restano cauti e tengono aperta anche un'altra pista, quella del fondamentalismo islamico. Ma i tre tre parà francesi di cui si era parlato, radiati dall’esercito nel 2008 per attività neo-naziste, non sarebbero coinvolti: lo riferiscono fonti di polizia, citati dal sito web del quotidiano 20 Minutes. "Due di loro sono stati sentiti questa notte dagli inquirenti e non sono coinvolti", ha detto la fonte. Il terzo era stato sentito la settimana scorsa dopo la sparatoria costata la vita a 3 soldati del reggimento dei parà di Montauban. "I 3 non sono coinvolti", ha aggiunto la fonte.

Sepoltura in Israele

I corpi delle quattro vittime franco-israeliane saranno sepolte entro domani in Israele.

Le spoglie di Jonathan Sandler, 30 anni, professore di religione, e dei suoi due figli Gabriel e Ariel (4 e 5 anni) e quello di Myriam Monsonego (7 anni), figlia del direttore e rabbino dell’istituto, raggiungeranno Parigi e poi Israele.

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