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Usa: il video che prende in giro Romney fa infuriare la Svizzera

Protesta ufficiale della Svizzera contro un video con cui lo staff di Obama prende di mira Romney, accusato di avere conti nei paradisi fiscali. Il video impazza su Youtube

Un video anti Romney fa infuriare la Svizzera
Un video anti Romney fa infuriare la Svizzera

La campagna elettorale americana si gioca, com'è noto, anche a colpi di spot. Su internet ne gira uno che ha fatto arrabbiare anche la Svizzera, sfiorando addirittura la crisi diplomatica. E' arrivata, infatti, la protesta ufficiale di Berna per un video in cui lo staff di Obama prende in giro Romney per i suoi conti all'estero. Il filmato-parodia è intitolato "Romney Girl" e vede una biondissima fidanzata del candidata, con abito e acconciatura tipica della Svizzera: si chiama - e la provocazione è evidente sin dal nome - "Miss conto bancario svizzero". La giovane donna descrive Romney come un "milionario che ha conti ovunque", intanto scorrono i nomi di tutti i Paesi coinvolti: Svizzera, Lussemburgo, Isole Caiman e Irlanda.

Il video - ovviamente - è molto cliccato su Youtube. Sulle note di "Barbie girl" si vede la ragazza che, uscendo da Wall Street, sale sulla cabriolet rosso fiammante guidata da Romney. Si passa, poi, da uno yacht a una piscina idromassaggio. L'elettore democratico riderà di gusto. Quello repubblicano si arrabbierà. Gli indecisi? Non si sa. Di certo il video serve a ricordare a tutti la vicenda fiscale che tanto imbarazzo ha causato a Romney.

Ma accantoniamo un attimo la polemica politica americana. Dicevamo che il video ha suscitato un grande vespaio, quasi un incidente diplomatico. L'ambasciata svizzera a Washington è stata la prima a protestare. Poi si è mosso il Dipartimento federale svizzero per gli affari esteri, che ha manifestato la forte irritazione del governo svizzero: "Il video dà l’impressione che avere un conto bancario in Svizzera sia una cosa sospetta di per sé e che l’unico scopo sia quello di nascondere il denaro al fisco".

La Svizzera non tollera questo accostamento. Dalla Casa Bianca (e neanche dallo staff di Obama) per ora niente scuse. I rapporti tra i due Paesi, molto tesi nel 2009 dopo che Washington aveva accusato la banca svizzera Ubs di custodire i conti segreti di 50mila americani, si erano rasserenati dopo un accordo in base al quale la banca aveva rivelato i nomi di migliaia di evasori. Vedremo cosa accadrà. E' facile prevedere che Obama sparerà cannonate, di qui a novembre, contro l'evasione fiscale. Il suo bersaglio, ovviamente, è Romney.

Intanto i sondaggi vedono ancora avanti Obama, in lieve vantaggio con il 48% delle preferenze su Romney al 44%. È quanto emerge da un sondaggio di Wall Street Journal/Nbc, secondo il quale il vantaggio di Obama rientra nel margine di errore del sondaggio stesso. Il sondaggio mostra anche come Romney continui a non riscuotere consensi forte fra i repubblicani più conservatori. Il problema di Obama, invece, resta l’economia. Per l’anno fiscale 2012 il deficit federale americano si dovrebbe attestare a 1.100 miliardi di dollari, segnando il quarto anno consecutivo con un rosso al di sopra dei 1.000 miliardi. Lo ha detto il Congressional budget office (organismo bipartisan che sforna dati per il Congresso Usa) nel rapporto pubblicato due volte all’anno: la stima è inferiore ai 1.200 miliardi previsti a marzo e pari al 7,3% del prodotto interno lordo. Il debito per l’anno fiscale 2012 si attesterà al 73% del pil, il massimo dal 1950 e il doppio dal 2007, ovvero prima della crisi finanziaria e della successiva recessione.

La luce in fondo al tunnel è ancora lontana.

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