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Il voto boccia Hollande, trionfo Le Pen

Il Front National avanza, la gauche crolla e annuncia: "Al secondo turno patto anti destra coi neogollisti"

Il voto boccia Hollande, trionfo Le Pen

Parigi - Marine Le Pen parla già di fine del bipolarismo, in Francia. Perché il primo turno di queste elezioni amministrative, più che al rinnovo di 36mila consigli comunali e all'elezione dei sindaci, è servito a testare la penetrazione del Front National negli elettorati della sinistra socialista e della destra Ump. Per il movimento «Bleu Marine» è record. Vince al primo turno a Hénin-Beaumont. In vantaggio a Béziers, Avignone e Perpignan. Un exploit a danno soprattutto del Ps che potrebbe cedere diverse città, come Amiens. O Marsiglia, dove il sindaco uscente è addirittura terzo dietro al candidato del Front Nazional.
L'astensione altissima - vicina al 39% su 44,8 milioni di elettori - non ha riguardato i simpatizzanti del movimento «Bleu Marine». A patire la disaffezione alle urne soprattutto il Ps di François Hollande. In misura minore i neogollisti, che comunque fanno registrare un buon risultato nazionale vicino al 47%, la riconferma a sindaco di Mieux per il segretario del partito Jean-François Copé e un vantaggio a sorpresa a Parigi. A Bordeaux confermato anche Alain Juppé.
L'atteso test per il presidente della Repubblica è fallito, la gauche è crollata: tra il 40 e il 41%. Il Ps paga l'inazione dell'esecutivo in materia di lavoro ed economia, e le gaffe di alcuni ministri chiave: dallo scandalo Hollande-Gayet alle intercettazioni a danno di Sarkozy su cui il governo ha taciuto anche se ne era a conoscenza, la caduta di consensi per la gauche sembra non aver fine. In vista delle europee si parla di rimpasto e il segretario Harlem Désir potrebbe perfino dimettersi. E per il ballottaggio il portavoce del governo Najat Vallaud-Belkacem ha subito annunciato il ritorno al «Fronte repubblicano»: «Nei Comuni in cui è in vantaggio Le Pen, chiederemo ai nostri lettori di votare per i neogollisti». I quali però non ricambiano la cortesia. Il segretario dell'Ump, Jean-Francois Cope, dopo aver sottolineato che il voto è «un colpo molto duro per la politica del governo», ha infatti chiesto che al ballottaggio, «gli elettori del Fn votino a favore dell'Ump», contro i socialisti.
L'ottimismo del Front National, sbandierato nei giorni scorsi dal movimento, è invece diventato realtà: «Ci presentiamo al secondo turno con la possibilità di vincere in una decina di città», spiegano al quartier generale. E Marine Le Pen ha parlato di «raccolto eccezionale»: «I francesi si sono ripresi la libertà». A spaventare destra e sinistra - dopo la tornata di ieri - è il voto europeo di maggio dove il movimento di Marine Le Pen farà le prove generali per la corsa all'Eliseo del 2017, elaborando un primo dato nazionale che già, secondo i sondaggi, la darebbe in testa.
I socialisti non possono tirare un sospiro di sollievo nemmeno nella capitale. Nella roccaforte Parigi a sorpresa la neogollista Nathalie Kosciusko-Morizet sarebbe in vantaggio sulla rivale, la socialista Anne Hidalgo: 34,80% dei voti contro 33,60%, stando alle prime proiezioni. In ogni caso domenica sarà ballottaggio. C'è una settimana per cancellare gli insulti venuti dagli altri partiti, alleati a singhiozzo a seconda delle tornate elettorali. La destra proverà a recuperare voti dall'elettorato di Le Pen e dagli ecologisti meno ideologici. La sinistra tenterà di ricucire con i Verdi, dopo il pasticcio alla vigilia delle comunali che ha fatto traballare perfino l'alleanza di governo. I Verdi saranno con molta probabilità l'ago della bilancia. In una Parigi in cui una nuvola di fumo causata dall'inquinamento aveva ingoiato la cima della Tour Eiffel una settimana fa, chi si mostrerà più convincente sul tema, fra Anne e Nathalie, guadagnerà sei anni di permanenza all'Hotel de Ville.
Hollande ha fatto di tutto per tenere la propria immagine lontana dal voto locale, visto il tasso di popolarità al livello minimo per un presidente nella storia francese.

Ma non è bastato.

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